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07/05/2012 20:00 | |
siamo comparse, alberi in movimento
pioggia che sporca i panni
- se c’è il sole
noi che ci raccontiamo l’amore al telefono
e ci aspettiamo dietro finestre agghindate
impariamo le strade solo per i varchi del vento
come quando butti blocchi di parole
per cambiare la visuale o –cerchi palloni
in una galleria abbandonata
noi
mosaici di carte nel gioco solitario
dove l’abitudine sconforta i cicli sereni
prima ancora di raggelarti la fronte
"i ritorni hanno rugiada sulla bocca e sorrisi fra mani confuse"
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11/05/2012 15:34 | |
Da una mia recentissima poesia breve è partita la risposta a "Per lo più comparse"
qui a colpi stretti ad imparare il sonno
si avanza, macchia dopo macchia
fino alle mani smagrite come cenere
particole di veglia a simulare corvi
così sconnessi, così specchiati al fiume
a bere rami, come fossero radici
-aspettando un galleggiare di buona sorte
o di valigie vuote, quasi rondini a migrare
moccoli d’ali, senza sapere il gioco
se comporrà a ritroso la nostra fotografia
Leda
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11/05/2012 16:30 | |
ha un che di sbalorditivo!
"i ritorni hanno rugiada sulla bocca e sorrisi fra mani confuse"
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11/05/2012 18:51 | |
a caldo :
qui, senza cornici e pose
da coltivare nei pagliai
della memoria
qui a simulare vagiti
muovere -fedelmente- mani
e non ci sono biglietti da scartare,
abiti da far volare letto-armadio
passi il tempo ad infilzare
lego in coma proprio lì,
dove non hai notti da perdere
al rimbalzo di un flipper
guasto che s'accende solo
per fermarti il sonno
"i ritorni hanno rugiada sulla bocca e sorrisi fra mani confuse"
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12/05/2012 12:04 | |
noi, anime calve, indietro
a sterminare il verde
di quando facevamo il conto
dei regali di Natale
come miracoli spenti nell'armadio
noi, fantasmi vuoti, a conservare
il biglietto di un concerto
ritrovarlo dentro un libro
con disegnato un cuore
la freccia che ci uccise -allora
Leda
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14/05/2012 11:37 | |
allora che non sapevamo dei lanci
dei superstiti, degli imbrogli
noi così sospetti a decidere manifesti
scoperti in preghiere amorfe
persi in biblioteche millenarie
col gioco della bottiglia
forse un dio risorto,
non erano solo due
i passi sulla battigia
[Modificato da Francesca Coppola 15/05/2012 14:23]
"i ritorni hanno rugiada sulla bocca e sorrisi fra mani confuse"
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17/05/2012 17:24 | |
noi, ordini alfabetici, tempie
scolorite ai piedi dell’estate
come proverbi sciolti dentro
alle barchette di carta
noi, baci annegati ai giri di bottiglia
drammi chiusi lì, tra gli scaffali
Leda
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25/05/2012 11:25 | |
comparse scelte, noi
in terre mai concimate
con occhi - limbo lì
pronti al precipizio
scomparsi in memorie
- inattendibili -
siamo nessuno che indossa
carne da macello
e la vista innocente
su un giorno meravigliato
fugge via da quel giardino
che hai adottato
________________per seppellirmi
"i ritorni hanno rugiada sulla bocca e sorrisi fra mani confuse"
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26/05/2012 11:28 | |
(che bravissima che sei)
comparsa al passo breve, al tutto perduto
alla stregua degli occhi di un cane
che non ha più il padrone
lei con quel vento, armato di rosso
che scioglie i capelli come ultimo segno
li spalma di cera per rifletterci la luna
comparsa attesa al sudare dei bruchi
poi carne, aperta alla carne da torchio
che azzampa le notti, le martiri fiere
la terra, madre al primo verde
che morderà la scorza
___________________. . . . .domani
[Modificato da lunasepolta 26/05/2012 14:04]
Leda
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30/05/2012 13:01 | |
(arrivo eh! mi hai talmente sconvolta con il controcanto che ancora non so decifrare quello che mi si muove, dentro)
lei che già nel domani è sveglia
lei, i carri del forse
la giumenta ferma a mulini
di parole
scontrarsi aria e inghiottire
carezze appese a lembi - corolle
figure controverse, ieri
ferrovie davanti ad annaspare
mani nelle mani nell'incontro
tra chiari insoliti e notti
arenate
perché chissà, riconosco
ogni donna che voleva nascere
per ringraziarti sorriso
[Modificato da Francesca Coppola 30/05/2012 18:21]
"i ritorni hanno rugiada sulla bocca e sorrisi fra mani confuse"
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31/05/2012 10:43 | |
Formidabili!!! |
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31/05/2012 17:28 | |
grazie Seb del passaggio, sei sempre il benvenuto!
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05/06/2012 11:26 | |
A Sebastiano un caro saluto. Piacere di ritrovarti qui!
lei come vento aperto ai mulini
nel disfare i tratti della casa, le corolle
appese agli archi del costato
lei che scende dal carro nuziale
con le calze di seta
i sogni piccolissimi, non oltre
l’alpeggio, il canto del gallo
una caramella
sulla lingua dello sposo
lei che inspira il crespo della mano
una presa di neve, quale vergine
inginocchiata a gravitare
la nudità-comparsa, che ammanta
.................................... . . . . . . . . . . . .. e grida
Leda
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06/06/2012 13:19 | |
e resta come seme
sfidato dalla vanità
lei che incornicia stagioni
nei quattro riposi strappati
a parole fiacche di lingue
lei baciata dal muschio
patria di promesse risucchiate
notte - tempo
a palmo a palmo giunge femmina
e minaccia ostie avare di vino
stilla tutte le condanne
da quel letto comparso
mensa pagana
__________________ai tuoi occhi
"i ritorni hanno rugiada sulla bocca e sorrisi fra mani confuse"
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08/06/2012 17:19 | |
benedetto il seme, questo slancio
di terra imperfetta nei nastri profondi
dell’addome, la costola appesa
incerta ai muschi, alle cantine
ove morde una guerra diversa
come un tramonto secco, apribile,
a me che ti scrivo con le mani
i solchi fertili, i dialetti
ridenti sul pelo dell’acqua
prima di affogare
[Modificato da lunasepolta 08/06/2012 21:07]
Leda
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20/06/2012 13:34 | |
hai inclinazioni di sogni
fra le origini
tu che muovi e vesti di gigli
quei spazi tendenti allo zero
quando il grigio più perfido
ci accarezza e il dolore
ha urla tutt'intorno
tremori adagi
________come fiume in foce
[Modificato da Francesca Coppola 20/06/2012 13:35]
"i ritorni hanno rugiada sulla bocca e sorrisi fra mani confuse"
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28/06/2012 16:04 | |
di fiume in foce
chiama l’amore ad ultrasuoni
come vicissitudine di gigli
al profumo che copre un dolore
animale, minerale, vegetale
si fa crepa di me, papilla
simile al buio, strada a salire
un olimpo migrante
che mi dichiara
morte
Leda
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19/07/2012 13:47 | |
potrebbe essere vita in fiume
o resurrezione in foce
se l'anonimato -a volte
tumula proclami ed umanità
se la vanità non regge
ai balsami delle angosce
lesioni s'allungano
su traiettorie in ascesa
e non ci sono espedienti
declino o forza
dipartita o trionfo
così restano 1278
le carenze
____________se manchi tu
"i ritorni hanno rugiada sulla bocca e sorrisi fra mani confuse"
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25/07/2012 10:13 | |
di comparse, non manco
su una rotta da scoprire alle corde
mai rese diritte
mai un filo a piombo sulla fortuna
anche quella
di un naso da maiale
od un’America
da Guinness dei primati
solo ciurma e declino
da ciurma e declino il nostro essere
anonimi nonostante ogni nome
dei 1278 nomi
posi la sua prima pietra
l’anello ad una dinastia
allevata a latte di parrocchia
la casa, la fabbrica, puntate come nidi
nel prepararci a noi, quando odoriamo
selvatici, con le dita infilate
tra le maglie; metallica
la voce aperta
ai rifiuti del pane
Leda
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25/07/2012 10:19 | |
Con questa mia "Ledata" (come qualcuno diceva in passato), lascio a te, carissima Francesca e a tutto il forum, il mio augurio di buon Agosto, buone ferie, buone vacanze... buon tutto insomma, di tutto cuore.
A ben presto ritrovarci
Leda
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