per me è ancora molto criptica, ma c'è un verso... uno che mi rapisce:
settante volte sette come a dire infinito
Se il riferimento è biblico, l'infinita capacità di perdonare è ciò che fa di un uomo qualcosa di sacro perché significa accettare i liiti, ogni limite di ogni uomo. E noi sappiamo, purtroppo, che non c'è limite al peggio... e al sadismo dell'uomo, che io non riesco a perdonare.
Ma forse questo mio pensiero è una parentesi che esula dalla poesia...
Ad ogni modo:
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"Le parole sono 'contenitori' troppo angusti per le mie emozioni e quando, leggendo, le sento 'soffrire'
o mi segnalano delle 'sofferenze' corro a liberarle senza pensarci due volte per provarne di più adatti".
(citazione di EEFF)