Inedito Odierno IV

Solo ieri la tua ombra di amico ipotetico
correva l'altalena sulla parete
della tua cucina Ikea,
come hai scelto d'insegnare al commiato,
nei giorni finiti d'eterno straniero

e già domani il tuo sorriso arricciato
di anima complice, complice amica,
varcherà i confini dei binari
donando un riflesso di mare
da spettinare al ritrovato odore.

Indistinti rimbalzano i due eventi distanti
di arrivo fugace e stentorea partenza
e nel loquace silenzio perplesso
si defilano irraggiunti
nell'infinito di un oggi costante.

mi piace questa fermata in stazione, sì sì, tra arrivi e partenze, comese il tempo in mezzo fosse volato veloce, senza nemmeno lasciarsi vivere, oppure (il che è lo stesso) essendo stato vissuto così intensamente.
valicato il confine che separa i corpi, entrati finalmente in contatto...

però olly, devo farti un piccolo appunto (roby dispettosa!!)

credo che ci siano un po' troppi aggettivi qui e la lettura ne risulta un po' appesantita, non trovi?

weeee... non mi mettere sotto con la bici, eh!?

bacissimi

Sì, anch'io concepisco una poesia più aerea e il peso di troppi aggettivi la zavorra e la fa precipitare.

La tua poesia ha molto di buono e se riesci a svincolarti da questo peso, la vedremo volare. Ahhhh, un dubbio. Ti vedo piuttosto attento alla metrica e non vorrei che sia questo che ti porta a colmare dei vuoti con l'uso (abbondante) dell'aggettivo.

Perdona la franchezza, ma roby dispettosa mi ha dato il là. Caso mai la prossima volta esci col tandem per investirci entrambem. (che battuta da 2soldi) :D