La poesia non è per tutti.
Ci vuole coraggio oltre che
una certa curiosità, per andare
oltre i significati,
i sentimenti malcelati,
riflessioni ancora in saldo.
E ci vuole pazienza
per accostare il verbo alla parola,
l'aggettivo giusto,
il complemento bizzarro.
Come metafora che ti nasce spontanea,
non pretende di ricercare l'effetto.
E' parlare di sè, aprendosi a pochi
sebbene il testo abbia prestazioni pubbliche.
E' scegliere di mettersi nelle mani giuste,
quelle un pò ruvide ma vissute.
E' dire la nostra, su un argomento in voga,
ma non sarà capito e del resto anche sminuito,
storpiato, ignorato.
Perchè sai, la poesia non è in una mano
che stringe la penna di turno.
Non affitta locali nell'animo,
nella parte scordata del cuore.
E' musica e dimensione,
attesa e scalpore racchiusa in noi
che non sappiamo non scrivere quello che siamo,
quello che vorremmo essere.
"i ritorni hanno rugiada sulla bocca e sorrisi fra mani confuse"
www.francescacoppola.wordpress.com