Oh bella delle belle,
Nerfertiti-Escat Mel grande sacerdotessa
del potente Toth
rechiamoci al tempio
e cantiamo insieme le lodi
al grande scrittore dell'universo
Toth stilo acuminato di verità
che il tuo canto stellare dia inizio
al sacrificio al potente Toth
affinchè possa il suo spirito
donarci il ka della parola alata...
RA
<< Quando passai vicino a casa sua,
trovai il portone spalancato:
la mia amata stava accanto a sua madre,
tutti i suoi fratelli e sorelle erano con lei.
Il cuore di tutti quelli che si fermavano sulla strada,
s’infiammava d’amore per lei,
la giovane perfetta e senza eguali,
l’amata, dalle scelte qualità.
Mentre passavo, mi guardò:
fui felice,
col cuore contento, con grande gioia.
Ero solo per rallegrarmi,
perché avevo visto la mia amata.
Ah, se sua madre conoscesse il mio cuore!
se questo le venisse subito in mente!
O Dorata,
metti ciò nel suo cuore:
allora mi affretterò verso la mia amata,
la bacerò davanti ai suoi,
non avrò vergogna della gente,
ma mi rallegrerò della loro considerazione,
perché tu mi riconoscerai.
Farò una festa alla mia dea
- batte il mio cuore fino ad uscire -
perché faccia ch’io veda la mia amata,
questa notte:
è così bella, quando passa!>>
Questi versi si trovano in un papiro egizio risalente al Regno Nuovo (intorno al 1580 a.C.)
Il lino bianco t'avvolge
Oh stella candida della notte
Fossi io l'unguento sacro per il tuo riposo notturno
Mi basterebbe essere l'esile bastoncino
che umetta le tue palpebre per il nero trucco
Oh bella che splende nel mattino
Fossi io l'ankh legato al cordone di sandalo
pendente sull'incavo del tuo seno:
conterei i battitti del tuo cuore
e sussulterei con l'ansito del tuo respiro...
RA
E CHE L'EGITTO SIA SEMPRE CON NOI:
comunione al divenire
metamorfosi organizzata in mentecuore
Ciao
RA
"(...)Le ascoltavo, seduto sul ciglio delle strade,
nelle calme sere di settembre in cui sentivo
sulla fronte le gocce di rugiada, come un vino vigoroso;
in cui, rimando in mezzo a quelle ombre fantastiche,
come fossero lire, tiravo gli elastici
delle mie suole ferite, con un piede contro il cuore."
Arthur RIMBAUD