invito a cena

Da quando manca un po' d'ispirazione
mi è utile giocare con le rime
mi aiuta a non perder l'attenzione
e per il ritmo sono un buon concime

...A dirla tutta io mi sento triste
quando la penna inciampa in mezzo ai passi,
quando non c'ho parole prendo sviste
pure al supermercato e fo fracassi!

Per questo amici cari io vi invito
a duettare il tempo che ci serve
perchè il poetare mio torni compìto
al posto suo e richiami la mia verve

ma non duettare a caso o come viene
bensì contando bene sulle dita
che l'undici preciso qui s'ottiene,
l'accento in sesta sede e decavita ( )

Allora, se ci state cominciate,
se preso il ritmo in men che non si dica
ne esce un bel poemetto con patate
da inzuppar nel sugo la mollica!!

accidenti l'ho persa, l'ho persa devo riscriverla tutta

signora leda che le strofe perde
alla mia tavola è già pronto il posto
c'è anche un bicchiere di vetro verde
per un buon rosso ed un tacchino arrosto!

per fortuna è pronto il pasto
non mi occorre un grande fasto
un boccone, un bicchier verde
di buon vino nelle corde
così poi, a pancia piena
tornerà presto la vena
di riprendere di fatto
ciò che ho perso in qualche anfratto

Ecco il primo sbadiglio del buon giorno
dopo una notte a dir poco, focosa
ma dato tutto il buio ch’era attorno
forse da raccontar non è gran cosa

Ho invitato Birillo elettricista
ad una cena a lume di candela
perché ovunque lui poggi mani o vista
magica la corrente va o trafela

E se poi pure d'estro ci si mette
stai certo che rimani al buio pesto
e conteranno zero le bollette
per tutto il mese e dell'annata il resto

Con dinnanzi una cena congelata
senza poter usare il micro- onde
ci siamo rimpinzati d’insalata
e vino, per far gote rubiconde

Le uniche fonti d’illuminazione
erano i nasi rossi per la sbornia
non restava che il letto –dannazione-
per saporare l’ultima leccornia

Se di Birillo non vi sto qui a dire
visto quel clima un po’ confusionario
or so dove la scossa va a finire
quando lui manda in tilt un lampadario.







(La prossima serata ne approfitto
organizzerò cena con delitto)

hai capito sto birillo rubicondo
da la scossa quando meno te l'aspetti
e di colpo ti s'accende il mappamondo
proprio come una folgore sui tetti

certo è giusto che abbia l'energia
in riserva per quando tutto manca
l'importante è che t'illumini la via
quanto meno il lampione sulla panca...

(qui miLeda, io ho bandito i surgelati
per i miei convenuti solo cibi
che siano belli freschi e non trattati
e pure ripuliti dagli anfibi)

se posso fare anch'io una confidenza
degli uomini dirò mia cara amica
che in questi giorni c'ho un'insofferenza
come la pelle punta dall'ortica

ogni qualvolta dicano una cosa
non so perchè ma si storce la luna
e allora dico cattiverie a iosa
sfidando molte volte la fortuna

che quello non mi mandi giustamente
"a cagare" -ciò detto fedelmente.

- Rime cattive -
- (controcanto?) fra le gengive -

Di tal strambo elettricista la storia
Non mi stimola la verve affatto
Scatto io solo quand’è vera baldoria …

Sì perché le rime mi lascian matto:
Insulsaggini di cui tutto in gloria
Finisce indi dietro qualche anfratto …

A contar s’aggroviglia l’abbecedario
Catene antoniane divengon i lemmi
Non è il poetar d’un’incendiario

Ma gioco futile per chi non ha dilemmi
Utile forse allo stile carcerario
O peggio di chi crede negli Stemmi ….

…

Quindi faccio come rosso gambero
Lascio l’agone sgombro e spero
Che valanga s’aggrumi pel sentiero:

Libero Verso fluente in Alto Pensiero!


Pardonnez-moi si tu peux
Ra

Allora lo avevo azzeccato a dovere
un bel modo per metterti a tacere

Alto Pensiero sta in libera Mente
ed il verso può esserle coerente
perchè ricordiamo che è del poeta
l'arte di fare una rima discreta

o di contar così bene i versi
che tutti gli schemi parranno persi
allora la rima non è padrona
ma serva al poeta e alla sua poltrona!

or che ho smaltito ormai tutti i bagordi
e carnevale se ne sta alla porta
a tavola mi siedo senza torta
estendendo l'invito a voi balordi

che qui da sola m'avete lasciato
a contrattare il prezzo all'orcio grosso
-lui adesso è vuoto ed io c'ho il naso rosso
'che tutto nel bicchiere l'ho scolato-

e visto il nuovo ospite arrivato
l'ultimo goccio io lo brindo al Toschi
che non se ne stia ancor per luoghi foschi
ma venga a soddisfare il suo palato

lui che di certo il nostro sa allietare
con l'agile, perfetto, suo rimare!

(allegro, ma non troppo)




E non è il tempo di lasciarti sola
proprio nel giorno del tuo compleanno
per oggi sfideremo ogni malanno
per recitare insiem la poesiola

Che forse canta e al fine poi consola
di tutto il brutto tempo e dell’affanno
dell’aria a liberarsi del suo danno
e che la luce, urli a squarciagola

E poi che siano accese le fiammelle
a ricordare gli anni verdi e puri
di corse acerbe e risa a crepapelle

a non pensare a tempi ben più duri
che stiano lungi ancor e le favelle
in coro a declamare Tanti Auguri.

Raccolgo auguri come in un bel prato
-fiori di campo a ricordare il tempo
che il sole sconfiggeva sempre il lampo
e tutto di gaiezza era ammantato

pensarci mi tormenta un poco il lato
sinistro della tempia ma al contempo
non sento d'esser proprio senza scampo
se un fiore nella terra ho radicato:

è la poesia di tutte queste luci,
fiammelle accese a ricordare amore
Le soffio forte in un coro di voci

e un desiderio esprimo con ardore
D'avervi sempre accanto e negli incroci
e d'amicizia cogliere il sentore