Qualcosa di simile ad un flusso di pensieri, direi, qualcosa di estemporaneo, scritto di getto. Mi perdoni Baudelaire per aver usato il suo "spleen" in un tale contesto
Ed eccomi su questo tappeto che si srotola sotto i miei piedi,
direzione il vuoto, intorno un tempo che nella sua eternità è muto.
Come è trasparente, fluido, sfuggente e pesante insieme, come lastra!
A volte mi pare che uno dei suoi fili sia legato a qualcosa, ma è un attimo:
nello scorrere di quel nulla, si rivela anch'esso nulla, in un gioco di specchi.
Ed è un gioco di specchi la stanza in cui mi trovo, che ha per pareti l'universo,
e mille cose, mille identità, mille me; Appena sposto il mio sguardo, si dileguano.
Sa essere pesante il suono dell'universo, in questo tempo lieve.
Ed ecco, le parole mi sfuggono dalle labbra prima di prenderle in mano,
meteore troppo veloci, troppo grandi e distanti per essere catturate.
Volevo coglierle e studiarle, con spirito alto, mi hanno beffato.
E' il poeta che calca marciapiedi di silenzio e ha per tetto l'universo,
che vorrei incontrare. Sarebbe un compagno -non ha la salvezza, forse,
non ha la soluzione, ma vestirà di comprensione il mio tragitto-
sarebbe un compagno, per queste vie!
Non si stupirà dei miei silenzi e non arretrerà a quelle brume,
stufo di maschere.
Non parlo, non scrivo, non sono: mi rifugio nell'arte.
"...la poesia è più filosofica e più elevata della storia: la poesia esprime piuttosto l'universale, la storia il particolare..." (Aristotele)
"Per fare un prato occorrono un trifoglio ed un’ ape, Un trifoglio ed un’ape E la fantasia.La fantasia da sola è sufficiente se l'ape è assente."-Emily Dickinson-