- Nasce nel 1928 a Newton, presso Boston, Anne Gray Harvey, poi conosciuta come Anne Sexton -.
Se dovessimo cercare la parola chiave di un quadro tutto al femminile quella sarebbe r i b e l l e;
di certo e d'altronde le strade possibili potevano essere solo due: la sottomissione con annesse violenze da parte di genitori menefreghisti oppure la via che poi ha imboccato.
A scuola non era proprio un esempio, sofferenza fin troppo tangibile, fuggì presto (appena un anno dopo) dall'istituto professionale al quale era stata delegata, dei binari precisi finalizzati ad un unico scopo: sposa e madre perfetta. Sposò Alfred Muller Sexton.
Anne a ragion veduta è indicata quale icona della poesia confidenziale, in parte aderente a quella della Plath che ebbe modo di conoscere.
Le sue successive pubblicazioni come "Trasformation" (1972) risultano essere meno tendenti all'io ma più inclinati verso il sociale.
Una vita e una produzione letteraria decisamente influenzata dal disturbo psichico che l'affliggeva; il rapporto col marito fu messo a dura prova dai continui adulteri di lei e finì con il divorzio.
Morta suicida la Sexton incarna l'ideale della donna emancipata, fu la prima, infatti, a trattare alcuni temi prettamente femminili come l'aborto e le mestruazioni.
Angosciata e dolente, insoddisfatta, nell'ultimo periodo terribilmente nervosa... Il gesto estremo del suicidio col monossido di carbonio appare quasi necessario, dopo già averlo tentato varie volte.
Non è dato sapere i motivi intrinseci ciò che muove i fili è di certo il dolore. Lei nella sua poesia, riesce come pochi a liberarsi dai pre-concetti dai falsi perbenismi, è disinibita e per questo definita scandalosa e folle. Inquieta, disordinata, egocentrica, troppo fuori dalle righe si allontana sempre più dagli standard di moglie, figlia e madre. Alcool e terapie, palchi di burattini e ospedabili bianchi, amore e mal di vivere.
Sarebbe davvero superficiale nonchè semplicistico, ingabbiare questa artista in pochi versi, io preferisco lasciare alle sue parole la libertà assoluta di infrangersi sugli occhi di chi la legge e almeno per una volta non ostacolare il suo volo.
[Modificato da Francesca Coppola 03/03/2010 17:26]
"i ritorni hanno rugiada sulla bocca e sorrisi fra mani confuse"
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