Segnalo questo studio singolare e di grande valore: il linguista Arcangeli rilegge 50 anni di letteratura italiana, prendendo come tema la condizione giovanile, e le innovazioni linguistiche che i vari autori hanno utilizzato per renderla su foglio: dall'abolizione delle maiuscole nei nomi propri personali per denunciare la mercificazione dell'io adolescenziale, alla fusione radicale di discorso diretto e indiretto alla ricerca di un effetto "presa diretta" che abolisca la differenza fra scritto e parlato...
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Massimo Arcangeli
"Il poeta è puro acciaio, duro come una selce" Novalis
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