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Edoardo Sanguineti, sperimentalismo e ironia

Ultimo Aggiornamento: 19/05/2010 15:05
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Post: 1.681
18/05/2010 19:28
 
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sto venendo contro al mio stesso invito a non postare più di un autore a settimana, ma oggi, come molti di voi sapranno, Edoardo Sanguineti ci saluta.

vorrei così proporre alcune sue poesie, quel tanto che basta per lasciargli il nostro saluto.




Questo è il cuore dei monti


questo è il cuore dei monti, che è il tuo cuore,
vinosa vena di fresco sapore:

vedi, un corno di luna è un paio di ali,
nodo è di nidi, in luci vendemmiali:

questo è un vecchio castello di tarocchi:
questo è il cuore del mondo, nei tuoi occhi:

bevendo bianca pace settembrina,
saltami in cerchio, bella furlanina:



Anima mundi


si è alquanto ingrippato, malamente ingolfandosi in un golfo, il nostro
[singhiozzante
motore terrestre: (è un oro nero l'anima del mondo: e siedono i suoi spiriti
[vitali
sopra questo sanguinoso olio petroso, perfido plasma per le aritmiche, aride
[arterie planetarie):
dimmi le quotazioni dei barili, che ti faccio la prognosi (e il
[prognostico):

(Da Fanerografie, settembre1990)



siamo tutti politici (e animali):
premesso questo, posso dirti che
odio i politici odiosi: (e ti risparmio anche soltanto un parco abbozzo di
[catalogo
esemplificativo e ragionato): (puoi sceglierti da te cognomi e nomi, e sparare
nel mucchio): (e sceglierti i perché, caso per caso)
ma, per semplificare,
ti aggiungo che, se è vero che, per me (come dico e ridico) è politica tutto,
a questo mondo, non è poi tutto, invece, la politica: (e questo mi definisce,
sempre per me, i politici odiosi, e il mio perché:
amo, così, quella grande
[politica
che è viva nei gesti della vita quotidiana, nelle parole quotidiane (come ciao,
pane, fica, grazie mille): (come quelle che ti trovi graffite dentro i cessi,
spraiate sopra i muri, tra uno slogan e un altro, abbasso, viva):
(e poi,
lo so che non si dice, ma, alla fine, mi sono odiosi e uomini e animali):



Cadeau (per Carol)



amore ha grandi labbra e ha nano l'ano,
pomo d'Adamo che si gonfia in mano:

amore ha nove capezzoli e un occhio,
con ombelico e orecchio, in un ginocchio:

amore ha un piede truccato da pene,
ha orina di capelli in vere vene:

amore ha polsi con vulve e salive,
ha un alluce che gratta le gengive:

amore ha un'unghia di molari in derma,
corda vocale di pustole e sperma:

amore ha le pupille in polpa e in pelle,
con frenuli di rughe nelle ascelle:

amore ha un callo fatto di narici,
peli alla lingua, nodi alle varici:

amore morde, con muta mascella,
tutte le tette, in tutte le budella:


"La più alta forma di intelligenza umana è la capacità di osservare senza giudicare." (Jiddu Krishnamurti)
robertadaquino.wordpress.com



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Post: 686
19/05/2010 15:05
 
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Mi associo, un poeta fondamentale, è anche grazie a lui che oggi la poesia è in un certo modo.

Posto qualcuna delle mie preferite


*

l'imperativo categorico dice:
mangiare, bere, e, soprattutto, fottere:
(fottere il più possibile, per certo): (e al meglio, se ci riesci, se ci puoi):
(io ci ho speso una vita, a farti questo: (e adesso me lo so, l'ho spesa bene):
dilettissima complice, mia sposa: sono un gatto lupesco, e laido, e lieto.

*

ti esploro, mia carne, mio oro, corpo mio, che ti spio, mia cruda carta nuda,
che ti segno, che ti sogno, con i miei seri, severi semi neri, con i miei teoremi,
i miei emblemi, che ti batto e ti sbatto, e ti ribatto, denso e duro, tra le tue fratte,
con il mio oscuro, puro latte, con le mie lente vacche, tritamente, che ti accendo,
se ti prendo, con i miei pampani di ruggine, mia fuliggine, che ti aspiro, ti
(respiro,
con le tue nebbie e trebbie, che ti timbro con tutti i miei timpani, con le mie dita
che ti amano, che ti arano, con la mia matita che ti colora, ti perfora, che ti adora,
mia vita, mio avaro amore amaro:
io sono qui così, la zampa del mio uccello, di
(quello
che ti gode e ti vigila, sono la papilla giusta che ti degusta, la pupilla che ti vibra
e ti brilla, che ti tintinna e titilla: sono un irto, un erto, un ermo ramo, io che
ti pungo, mio fungo, io che ti bramo: sono pallida pelle che si spella, mia bella, io,
passero e pettirosso del tuo fosso: io la piuma, io l'osso, che ti scrivo: io, che ti
(vivo:



*

esiste il vuoto tempo dell'attesa, esistono irrazionali
meteore e, ad occhi aperti, ciechi nomadismi:
esiste
(in forma informe di ballata) la vuota attesa del vuoto (le nobili
attenzioni, la profonda pietà cristiana, i misteri dell'anima,
la luce...)
esistono gli "stati di necessità", esistono i governi
di (centro-)destra
oh, al confine con la mia catastrofe, esisti, catastrofico
sguardo d'amore, sempre
(...ma resiste,
figlio, inamabile e vero, il duro tempo della nostra storia).



http://fiorelladerrico.wordpress.com
http://fiorelladerrico.blogspot.com

"Se tu la mia tomba vorrai sfiorare con le delicate mani poni una pietra di ferro e di peso sulla bianca lastra che mi copre, e tu scriverai il verso che chiude l'intenso paragone."
Amelia rosselli
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