Nuova Discussione
Rispondi
 
Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Stampa | Notifica email    
Autore

Yiannis Ritsos: Il canto delle sirene

Ultimo Aggiornamento: 07/06/2010 14:22
OFFLINE
Email Scheda Utente
Post: 1.652
07/06/2010 14:15
 
Quota


Fu un poeta molto prolifico Ghiannis Ritsos.
Non c'è stato giorno della sua vita, almeno fino al male che se lo portò via in pochi mesi e che concluse la sua esistenza l'11 novembre 1990, che non vergasse almeno un verso sui suoi taccuini. Aveva qualcosa di bizantino ed infatti il suo stile era il risultato di un continuo lavorio sulle poesie, pubblicate in numerose raccolte, oltre cento. Altrettante sono da considerarsi inedite o distrutte per mano dello stesso Ritsos. In effetti la sua vita fu una lunga e ininterrotta poesia.

Era nato il 1° maggio 1909 a Monemvassià, villaggio del Peloponneso meridionale, e si era sempre definito un "artigiano della parola": interrotti gli studi a diciotto anni per la rovina della sua agiata famiglia e un principio di tisi, fu ballerino di avanspettacolo e correttore di bozze, partigiano durante la seconda guerra mondiale e deportato durante il regime dei "colonnelli".

L'opera poetica di Ritsos mette al centro l'uomo, trovando questo antropocentrismo nel retaggio di tutta l'arte classica greca. È l'uomo capace di orrori indicibili - e lo testimoniano la lotta al nazifascismo, la guerra civile, le divisioni - e al contempo in grado di alte realizzazioni. Allora, ecco lo scopo del poeta secondo Ritsos: sperare, affidare a questo rischio le proprie parole, credere possibile un mondo migliore, dominato dalla bellezza. È una follia, una lotteria, come ammetteva lo stesso poeta greco, ma i poeti devono essere "eterni inconsolabili consolatori del mondo".

Della sua sterminata bibliografia - circa 250 volumi - da citare almeno "Epitaffio", poemetto in metrica classica sui moti popolari del 1936, "Grecità" e "Pietre ripetizioni sbarre", rispettivamente del periodo della guerra e di quello della deportazione, e "Quarta dimensione", serie di poesie sulla mitologia.


Lascito

Disse: Credo nella poesia, nell'amore, nella morte,
perciò credo nell'immortalità. Scrivo un verso,
scrivo il mondo; esisto; esiste il mondo.
Dall'estremità del mio mignolo scorre un fiume.
Il cielo è sette volte azzurro. Questa purezza
è di nuovo la prima verità, il mio ultimo desiderio.



Segni

Più tardi le statue furono completamente nascoste dalle erbacce. Non sapevamo
s'erano rimpicciolite le statue o cresciute le erbe. Solo
un grande braccio di bronzo si distingueva al di sopra dei rovi
in atteggiamento di sconveniente, spaventosa benedizione. I taglialegna
passavano nella strada di sotto - non si voltavano affatto.
Le donne non giacevano con i loro uomini. Le notti
sentivano le mele cadere a una a nel fiume; e poi
le stelle che segavano tranquille quella mano di bronzo sollevata.



Blocco


Mare calmo con crepe impercettibili; una luce simulata
spalma le nuvole basse. Non ricordare,
non dimenticare. Il presente - dice; - quale presente? La notte
giunsero messaggeri muti, sedettero sulla scala di pietra,
tirarono fuori i fazzoletti, se li stesero sulle ginocchia,
poi li piegarono di nuovo. Partirono. Uno
aveva una cicatrice dalla tempia fino al mento. S'arrestò,
indicò in direzione del mare e si strinse la corda alla vita.
Allora posammo a terra le lampade a olio e vedemmo la nostra ombra
inerpicarsi pelosa, immesnsa, senza ossa, sopra il muro bianco.








"i ritorni hanno rugiada sulla bocca e sorrisi fra mani confuse"
www.francescacoppola.wordpress.com
OFFLINE
Email Scheda Utente
Post: 1.652
07/06/2010 14:18
 
Quota

La traduzione è opera di Nicola Crocetti.

Monocordi, 366 poesie inedite di un verso, All'insegna del pesce d'oro, 1980.


92. Greco. Non nudista. Nudo.
105. Con le pietre del linciaggio ho eretto questo monumento.
98. Sempre la lanterna del minatore accanto alle mie carte.
191. In vecchiaia, continui il bimbo che eri.
195. Tutte le parole non ti bastano per dire il niente.


198. Profonda acqua del pozzo irrora le statue.
275. Nelle stanze vuote dei bambini entra ogni sera il grande cane e piange.
80. E’ buono il vuoto. Distinguo i crisantemi nel giardino.
41. Maschera comoda, in tempi difficili, il mito.
4. Le parole rimaste fuori dalla poesia hanno paura.
16. Ti vidi e mi adirai con le poesie.
66. Se hai chiesto soccorso molte volte, puoi prestare aiuto.
74. Com’è arduo per la parola passare dal sangue alla poesia.
111. La poesia ha scoperto il mondo; s’è scordata del mondo.
117. Solo nel vuoto, dunque, siamo integri?
119. A volte, per avventura, le parole trovano l’altro loro significato.
123. Hai visto il fagotto dello scarcerato sulla sedia del giardino?
139. Si spogliò completamente, come se il miracolo fosse la più naturale delle cose.
147. Ma discendono dalle azioni le parole.
140. Ciò che si vuota, e riempie il vuoto col vuoto, e si forma la parola.
280. Gli ammiratori si sono moltiplicati. Diminuiti gli amici. Amico, nessuno.
290. La sera tardi posai la cazzuola del muratore sulle mie carte.
333. Vocali, consonanti, gridano, s’accordano, tacciono in profonda imparzialità.

[Modificato da Francesca Coppola 07/06/2010 14:22]


"i ritorni hanno rugiada sulla bocca e sorrisi fra mani confuse"
www.francescacoppola.wordpress.com
OFFLINE
Email Scheda Utente
Post: 1.652
07/06/2010 14:20
 
Quota


Tramonto sul mare




Piccola casa di pescatori sulla strada. Alla finestra
una tendina di cretonne a fiorami. I vasi di gerani
li avevano fuori, contro il muro. Dalla porta semiaperta
si vedevano le sedie, il tavolo, la lampada, la madia,
il crocifisso ricamato, i panieri, la brocca, il letto matrimoniale,
le stuoie di stracci multicolori. Sul divano, la donna grassa,
pesante, sudata, immobile, con gli occhi chiusi,
arrotolava un gomitolo - un grande gomitolo nero di lana -
un gesto cieco, secolare, indipendente. E fuori
c'era il mare, il tramonto dorato, molte rondini.


da Imperfetta Ellisse.



"i ritorni hanno rugiada sulla bocca e sorrisi fra mani confuse"
www.francescacoppola.wordpress.com
OFFLINE
Email Scheda Utente
Post: 1.652
07/06/2010 14:21
 
Quota

Commento di Ezio Savino sulla vita del poeta

Yiannis Ritsos è una delle voci poetiche più forti della grecità contemporanea. Durante l’occupazione della Grecia nel corso della seconda guerra mondiale partecipò alla resistenza, organizzando tra i partigiani attività culturali e teatrali. Per le convinzioni politiche fu deportato in campo di concentramento, dopo il colpo di stato dei colonnelli., nel 1967. Gravemente malato, fu posto in libertà vigilata a Samo. Fu insignito del premio Lenin per la poesia nel 1977. La sua sterminata produzione poetica, in parte tuttora inedita, si distribuisce tra impegno civile e politico (Trattori, la raccolta di esordio, 1934; Epitaffio, 1936; La canzone per mia sorella, 1937; Epitaffio e Makronissos, 1957) e canto lirico, ricchissimo di immagini evocative, di accumulazioni, di processi associativi che trasformano il poeta in un infaticabile esploratore di ogni segreto del mondo e dell’anima. L’eredità classica della Grecia rivive nei poemetti mitologici di Quarta dimensione, sulle principali figure, specialmente femminili, della leggenda ellenica, dove il dato della tradizione non è mai erudito, ma vitale ingrediente di una riscoperta etica e psicologica dei lati più nascosti di queste figure emblematiche. L’andamento espositivo da monologo ha consentito un uso teatrale di questi splendidi testi, confessioni a cuore aperto di eroine ed eroi in bilico appassionante tra l’abisso del tempo e l’oggi più quotidiano, più dimesso e disarmato. Oggi il poeta riposa sotto una lapide spoglia, nel cimitero minuscolo di Monemvasìa, scarmigliato dal vento perenne e dagli sbuffi salmastri. Le strane tracce di un umile bivacco – poche briciole di pane, due mozziconi di sigaretta, una deformata lattina – attestano che qualcuno (amico, adepto, discepolo) là si sofferma o, forse, soggiorna. Il tempo ritorna. La fune dell’acrobata non si è mai spezzata. (da Imperfetta Ellisse)


[Modificato da Francesca Coppola 07/06/2010 14:22]


"i ritorni hanno rugiada sulla bocca e sorrisi fra mani confuse"
www.francescacoppola.wordpress.com
Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
Rispondi
Cerca nel forum

 

 siti amici


 

*

da un'idea di Francesca Coppola

sfondo by Ecat Mel (Riflessi d'acqua)

Powered by Maredinotte

*

 

 Versinvena aiuta la natura

Image Hosted by ImageShack.us

 

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra | Regolamento | Privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 09:35. Versione: Stampabile | Mobile - © 2000-2024 www.freeforumzone.com