Sotto con Ros!

Ciao Francesca,
eccomi, scusami per il ritardo.
Prima domanda:

Francesca Coppola, 27/11/2010 10.43:

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bene, vedo che hai molto da dire..

dunque!

1. qual è il tuo rapporto con la religione?

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Ho poco di sostanzioso da dire. Distinguerei religione e religiosità. La prima non mi appartiene.
Altro è considerare la formazione fin da piccoli, che in qualche modo ci accomuna.
La religiosità è una tensione interna, un sentimento verso Qualcuno o Qualcosa che possiamo anche solo immaginare o intuire, desiderare, ma non presuppone la fede né dei particolari riti che sono gli stessi per chi professa un credo che accomuna i religiosi.
La religione è un fatto di adesione per fede ai dogmi e il ripetersi dei relativi rituali, come pregare, andare a messa in determinate ore e circostanze.
La fede esula dalla razionalizzazione delle domande esistenziali, come dire: "Non so ma credo, e perché credo, l'oggetto del mio credo esiste".
Per me è l'inverso: esiste ciò che sento in me e ciò che percepisco dell'universo, come passaggio dall'universale al singolare, esiste una continua evoluzione spirituale che man mano può purificarci dall'abbrutimento dell'istinto animalesco ed egoistico, senza questo continuo evolversi l'umanità non sarebbe diversa da una giungla, con l'aggravante che l'uomo può distruggere per sete di potere e di egoismo invece che per fame.
Solo il senso di compassione verso l'altro che sta peggio di noi e la sensibilità può farci crescere, sia singolarmente che socialmente. Insomma, per me tutto rimanda alla spiritualità, ma in quanto ad avere un Credo riconosciuto in una religione, ne sono completamente avulsa, anche se ho le mie fantasie su un Essere superiore da cui tutto può aver avuto origine, giusto per visualizzare un Principio, ma potremmo all'infinito domandarci: e l'origine di questo Essere? Come può essersi creato dal nulla?
E siamo alla pura follia
Quando avevo quattro anni, incominciavo immaginare il vuoto senza il mondo, e mi girava la testa! ponendo delle domande a mia sorella, ecco perché so che avevo quattro anni: lei si meravigliava dell'entità delle domande a soli quattro anni. Dovevo essere suonata!
Parlavo di formazione:
ovviamente in famiglia e a scuola ci viene inculcata la religione cattolica, vivevo in campagna e la domenica si andava in chiesa, il mondo ecclesiastico lo sento oppressivo e avulso dalla realtà, mi piacevano l'odore dell'incenso e la musica dell'organo, dopodiché mi ritrovavo in lacrime.
Ero suonata
Con il liceo mi sono allontanata da ciò che mi era stato inculcato, ma se Dio è l'invisibile Cristo è tangibile, il Vangelo non riguarda solo la coscienza dei cristiani.


Seconda domanda:

Francesca Coppola, 27/11/2010 10.43:

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2. il primo autore che hai sentito davvero tuo?
nel senso che ti ha preso, nei cui testi ti sei immedesimata...

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Faccio fatica a ricordarne uno solo... da De Amicis del libro Cuore a Leopardi, anche Pascoli.
Questo nell'infanzia e poi nell'adolescenza.



Ho finito?


Ciao