Ciao Leonardo,
secondo me questa andrebbe rivista tenendo buoni alcuni passaggi che trovo efficaci.
Cambierei i primi tre versi o quantomeno il primo (non saprei cosa suggerire tranne che lo renderei più concreto, perché gravità e cappa mi giungono come un concetto vago). Per il resto scusa se elimino qualcosa e allungo qualche verso e se metto di mio qualche spazio, ma credo che sia funzionale a rendere la lettura più sincopata, a dare più impulso drammatico al contenuto:
......
......
nuoto all'indietro stretto al ventre
ho nostalgia del paradiso
d'un centro, d'un asse
chiamo madre ma l'urlo ghiaccia
come un fischio lanciato nella notte
una miccia accesa dalle stelle
poi chiedo
dio mio
dio mio dammi un segno
il gemito nascosto a dimostrare
che sotto c'è un disegno
ma qui non c'è voce, movimento
e il cordone si congeda
con un ghigno spento.
Ibncipit da rifare a parte, direi che messa così mi sembra molto bella.
Che ne dici?
[Modificato da Versolibero 31/05/2011 05:56]
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"Le parole sono 'contenitori' troppo angusti per le mie emozioni e quando, leggendo, le sento 'soffrire'
o mi segnalano delle 'sofferenze' corro a liberarle senza pensarci due volte per provarne di più adatti".
(citazione di EEFF)