compensami i vuoti

_______________________________se sente ca si partuto
_______________________________sta ‘nt ‘o cafè n’addor’ e sul
_______________________________e dint’ ‘o specchio ancora ll’ombra toja
_______________________________vicin’ ‘a port’




spariscono le voci d’improvviso
la casa si fa buia sotto il temporale

ora
dovresti cadermi aria da un mantice
i capelli intrecciati nella bufera
il corpo stirato diventa bandiera
poi incavo
___________ fondo
____________________ bagliore
_____________________nero

compensami i vuoti
questa sera di labbra bagnate ti accoglie
necessita

ma che belle immagini, mia dolce ragazza, ma la prima strofa oltre alla brezza di mare di napule è un gioiello!

Trovo soprattutto nella chiusa il senso di tutta la poesia...

Originale.

Altalenante, come quasi tutte le ultime tue... le immagini non sono particolarmente originali, i dialettismi sono ben piazzati ("dovresti cadermi" e "necessita"), la disposizione grafica potrebbe anche essere tradizionale, visto che il senso non ne verrebbe modificato. Il finale è buono e risolleva anche il resto, ma si sente che non sei particolarmente in vena. Speriamo in tempi migliori

grazie Mire e Salvo e grazie Leo della tua analisi!
non sono granchè ispirata, questo è certo, ma non vado nemmeno alla ricerca di effetti speciali per compensare la mia poca ispirazione...
meglio lasciare immagini chiare così come mi sono venute in mente, che inerpicarmi sugli specchi.

ho scelto una disposizione non tradizionale perchè volevo che le parole saltassero agli occhi come lampi di luce e buio, nella loro intermittenza, proprio come succede con i lampi in una notte di tempesta. solo a ciò è dovuta la disposizione, ma credo funga alla causa.