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11/07/2011 14:41 | |
La realtà è una sfera d’acciaio.
Grossa e lucida.
Senza maniglie.
Senza pertugi.
Si può soltanto abbracciarla.
E specchiarcisi. |
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11/07/2011 18:27 | |
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11/07/2011 22:17 | |
alla fine, per quanto ci provi, scivolo sempre nella prosa (anche in versione bonsai). Abbiate pazienza, dovevo pur confrontarmi.
Grazie. |
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12/07/2011 10:29 | |
Caro Pietro, io credo sia necessario cercare sempre nuove strade per esprimere la nostra creatività e il fatto che ci sia chi ha il coraggio di batterle è lodevole e mio personale motivo di stima. Crogiolarsi nella propria staticità è noioso oltre che inutile. Per cui, non hai motivo di "scusarti" in questo luogo
puoi postare i tuoi racconti e le tue strutture intermedie nelle giuste sezioni, provare i giochi linguistici, inventarne di nuovi, postare le tue poesie e magari trarre spunto dalla critica e dalla lettura degli altri per cercare la tua strada in poesia. A quanto ho capito sei un neofita!
In ogni caso, la poesia non è solo quella che si intende tradizionalmente, esiste moltissima bella poesia dall'impianto narrativo o discorsivo. a mio parere è ciò che è in grado di evocare che fa la differenza! |
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12/07/2011 22:55 | |
Effettivamente è più prosa che poesia, manca quel ritmo che differenzia le due forme d'espressione (anche se non è una legge ferrea, la prosa di Celine è più musicale del 90% della poesia contemporanea). Comunque non c'è nulla di cui scusarsi, come aforisma lo trovo interessante.
"Il poeta è puro acciaio, duro come una selce" Novalis
No Copyright: copia, remixa, diffondi.
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16/07/2011 03:58 | |
Che cosa volevi comunicare con questi versi?
Quali sentimenti? Quali pensieri?
In che senso ci si può solo specchiare?
La realtà non è frutto delle nostre scelte e delle nostre azioni, almeno in parte?
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"Le parole sono 'contenitori' troppo angusti per le mie emozioni e quando, leggendo, le sento 'soffrire'
o mi segnalano delle 'sofferenze' corro a liberarle senza pensarci due volte per provarne di più adatti".
(citazione di EEFF) |
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16/07/2011 13:23 | |
Immagina una malattia terminale, ad esempio. |
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18/07/2011 09:47 | |
onoestamente non ci sarei arrivata. Anche perché è una parte della realtà, non La realtà.
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"Le parole sono 'contenitori' troppo angusti per le mie emozioni e quando, leggendo, le sento 'soffrire'
o mi segnalano delle 'sofferenze' corro a liberarle senza pensarci due volte per provarne di più adatti".
(citazione di EEFF) |
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18/07/2011 15:30 | |
Era un esempio di qualcosa di ineluttabile, che va affrontato come se quella fosse, come può essere, l'unica realtà.
L'idea era questa, ma non funziona, l'ho capito
Grazie.
P.S. prego le amministratrici di spostare anche gli altri miei post da sfumature a soffi d'ispirazione, mi pare più giusto a questo punto. E più rispettoso nei vostri confronti. Grazie [Modificato da Pietro.Barone 18/07/2011 16:10] |
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18/07/2011 16:13 | |
Non è la sola che si scrive, purtroppo.
Io l'ho fatto così (della malattia in generale)
versinvena.freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd...
[Modificato da Versolibero 18/07/2011 16:13]
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"Le parole sono 'contenitori' troppo angusti per le mie emozioni e quando, leggendo, le sento 'soffrire'
o mi segnalano delle 'sofferenze' corro a liberarle senza pensarci due volte per provarne di più adatti".
(citazione di EEFF) |
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