Ci siamo scuoiati piano
a ritmo, non era nei patti
prolungare i contatti
stare vicini nei letti separati
nei nomi sovrapposti, nei possessivi
ereditati dai genitori, come abiti vecchi
fuori stagione, da tirar fuori
quando il resto è da rammendare
cazzo sì, ero volgare
nel mio dirti che stavo con te
perché l'uccello ha bisogno
di certezze, di un focolare
che l'amore è l'incontro di liquidi
mediato dalle parole,
tu senza dir nulla, te ne sei andata
-per gli addii ci vuole fede-
lo xanax sopra la tavola
però te lo potevi risparmiare,
piangere in fondo
è guaire su un cadavere
con la sincerità del cane.
[Modificato da Nihil. 31/07/2011 20:24]
"Il poeta è puro acciaio, duro come una selce" Novalis
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