Judith

Non serve contatto
bastano gli occhi, a scandagliare
la pelle, a far vibrare il sangue

ti ho avvicinata piano, per non ferirti
ho catalogato sorrisi e commenti
ho provato a nascondermi
a non sfiorarti

perché per te voglio una nuova lingua
più dolce, che come un raggio
s'insinui nelle vene, e risalga
fino a cingerti i fianchi

una lingua in cui il tuo passo
sia metro e accento, il basso
che mi ritma il cuore.

azzardo: è su richiesta?!?!!!

un po' smielata, ma non è malvagia.

Non è propriamente su richiesta, è più una sfida: ho scritto di una ragazza straniera che fisicamente non mi attrae, ma di cui mi piace molto il carattere e il modo di fare... questo significa abolire l'elogio al corpo (cioè un buon 50% della lirica d'amore) e concentrarsi sull'attrito fra sguardo e realtà, tra lingua e comprensione, se si tiene conto di questo le ultime 2 strofe perdono un po' di zucchero e assumo un significato più ampio. Grazie della lettura Robby.

Mah, sarà che stanotte avrò una personalità smielata, anche se in verità poco mi appartiene, però a me questa tua poesia non solo mi è piaciuta molto, l'ho trovata dolce, ma al contempo la sento matura, colma di bellezza e sensibilità, e molto poco banale, insomma mi piace tutta...
a proposito... queste tue poesie, ultimamente, le sento proprio piene di una comprensione nuova che poi si manifesta nella scrittura...

Hai ragione Mirella, sto parzialmente cambiando carattere, e il tempo mi sta rendendo più sentimentale. Grazie del commento!

Molto bella

Ecat Mel, 11/09/2011 01.42:

---

(...) l'ho trovata dolce, ma al contempo la sento matura, colma di bellezza e sensibilità, (...) queste tue poesie, ultimamente, le sento proprio piene di una comprensione nuova che poi si manifesta nella scrittura...

---

Condivido le impressioni di Mire. Continua così.

Grazie Rosanna.

eccetto la chiusa, che non mi entusiasma, devo dire che l'ho apprezzata!

Grazie Francy.