balla con le tue gambe bianche, affilate
il corpo che scatta, indurisce
le ombre come mascara sulla fronte
prendimi dove non ho difese
stupiscimi con unghie d'acciaio
scavami piano, entra dentro
colpisci in basso
accendimi come una scintilla
caduta in una tanica di benzina
e poi cova la fiamma
mostrarmi nudo e indigesto
perché questo è ciò che sono
quando la trance parte
e l'anima dilata i muscoli
si fa cupa, selvaggia
e batte, batte sui tamburi
in attesa d'un piede
che dia grazia e senso
al ritmo, d'una bocca
che mi prenda il fiato
per farne artiglio.
"Il poeta è puro acciaio, duro come una selce" Novalis
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