Vivere degli occhi, delle orecchie

vivere degli occhi, delle orecchie
- organi nobilissimi -
seguire le puntate degli altri
dall'alto lontano
come un cameraman
in chiaro
ascoltare guardare
a mani allungate sui fianchi
senza un moto proprio, uno sbocco
di sangue
amando interposti, puliti
sentendo il profumo
del fango
non è male

appunto

ché una spinta, lo stomaco in fiamme


(licenza CC)

mi sembra si ritorni alla tematica della vita passiva o meglio della non vita. eppure, rispetto all'altra volta ci vedo un briciolo di positività in più. il cameraman che segue le scene è a sua volta attivo, eppure il tuo ha le mani allungate sui fianchi. triste sta scena.
in quel "non è male" potrei leggerci, allora, la tua solita ironia, ma non ne sono così sicura. mentre mi manca la parte finale.

foorse era: non è male in confronto a una spinta?

bhe, il distacco psicologico certo non ci infiamma lo stomaco e non ci provoca gastriti di sorta eppure... come si può vivere senza una ogni tanto?

Nell' "appunto" isolato è la conclusione; appunto: non c'è il "male", quindi il dolore, quindi la vita; perché invece (ma non è colpa mia) ci vorrebbe, anche se così sei spinto nel fango e hai lo stomaco (il corpo) in fiamme. Ironia triste, semplice capovolgimento dell'affermazione precedente, come nel senso etimologico di questa figura retorica.

Sì, è una declinazione di quel tema che tu hai individuato; ognuno di noi ha dei temi ritornanti, che sviluppa e approfondisce di volta in volta e tu sei stata brava a collegarlo alla precedente che sappiamo.

Un abbraccio

vivere degli occhi, delle orecchie
seguire le puntate degli altri
dall'alto lontano
come un cameraman
in chiaro
ascoltare guardare
a mani allungate sui fianchi
senza un moto proprio, uno sbocco
di sangue
amando interposti, puliti
sentendo il profumo
del fango
non è male

appunto

ché una spinta, lo stomaco in fiamme