Conversione

C'è voluto del tempo ad abituarmi
ad un dio che cerca e fruga
nel mio cestino, che si infila
nei miei sogni adesso che non sono
più bambino

non c'avevo mai discusso prima
non sapevo che volesse, cosa facesse
si diceva fosse un misto fra un UFO
e un tiranno, il fondatore
della prima comunità-cancello
il direttore di un istituto modello

(da cui ha cacciato amici e parenti
perché amavano mangiare
stesi al sole con i serpenti)

per parlaci mi serviva la parola d'accesso,
il mantra che tutto tiene connesso
si diceva fosse quel suo figlio
fatto uomo, ma non è sicuro
mancano le prove, i passaporti
fra il regno vivi e quello dei morti

poi la storia mi si è svelata
un giorno d'agosto, caldo tachente
la piazza, le persone sparite d'un colpo
e solo una luce tiepida
abbacinante, che indica
un punto insignificante

ci vado, ci salgo
e la realtà diventa un album
che si sfoglia e si piega
come se il primo bambino
l'avesse disegnata e poi
lasciata nel comodino.