Exit strategy

Giugno è un mese crudele
scopre corpi e calli
lascia alla fantasia solo anfratti
pertugi all'accavallare delle gambe
ho pianificato il tavolo - il punto di vista
come il sole batte sulla pelle
anche il sudore ha il suo senso
quando riflette lo sfregare dei muscoli
l'erompere del sangue negli occhi

sai, sono di poche parole
esamino - un accento tasta a fondo
credo pure nel non detto, se muove le mani
ti costringe a sorvegliarmi le cosce

solo per questa volta non dirò amore
(lo sussurrano meglio materasso e lenzuola)
ma tu non staccare lo sguardo
quando mi mordi il labbro
come se cercassi aiuto
un punto di fuga, quella frase
che disimpegnando abbandona.

ecco, questa la trovo decisamente ottima.
Buono l'incipit e il corpo del testo si tende e distende fino alla chiusa che non delude.
Molto, molto bene!

Grazie Francy, mi viene il dubbio che avrei potuto osare di più, essere più cattivo, soprattutto nel tratteggiare come la donna guarda il corpo dell'uomo, ridotto ad una sola annottazione (se muove le mani/ ti costringe a sorvegliarmi le cosce) che andrebbe sviluppata, perché il tema è molto interessante. Se a qualche donzella fa piacere, potrebbe fare una sua versione della scena, in cui il movimento a S dello sguardo maschile (tette-culo-piedi, ma l'ordine si può capovolgere), potrebbe essere sostituito da uno femminile. a voi

sì, forse avresti potuto accentuare quel dettaglio, e in generale io non riesco bene ad individuare i ruoli in questa tua.
per esempio nel pianificare il tavolo e come cadono le ombre sui corpi, lo pianifichi per farti vedere o per guardare? questo di per sè non è un male, poichè induce ad una doppia interpretazione.
e poi la seconda strofa poco chiara, dove avresti veramente potuto osare.
mentre l'ultima la trovo anch'io notevole.

bravo

Grazie robbyna. I ruoli in questa mia sono sostanzialmente interscambiabili, come del resto sono nella realtà. Ci sono delle parti che andrebbero riviste, e che rivedrò appena mi torna l'ispirazione.

Mi piace tanto... non cambierei una virgola!

Salvo, ha dei difetti non da poco questo testo-bozza, il più evidente è il finale con doppio gerundio che è illeggibile ad alta voce (anche se il concetto in sé è molto pregnante). Sto tentando di rivederla da capo, ma il finale non riesco ancora a modificarlo.

Questa è la seconda versione, ho tolto qualcosa e rivisto il finale, ditemi che ve ne pare.

Giugno è un mese crudele
riscopre corpi e calli,lascia alla fantasia
solo anfratti all'accavallare delle gambe

ho scelto il tavolo e il punto di vista
come il sole batte sulla pelle,
anche il sudore ha il suo senso
se riflette lo sfregare dei muscoli
l'erompere del sangue negli occhi

sai, sono di poche parole
credo nel non detto, se muove le mani
ti costringe a sorvegliarmi le cosce

solo per questa volta non dirò amore
ma tu non staccare lo sguardo
quando mi mordi il labbro
come se cercassi aiuto, un punto di fuga
il disimpegno che non ferisce
ma abbandona.