La tua poesia, Francesca, si sta facendo sempre più riflessiva e le riflessioni, a tratti, amare; ma anche questa è la sua funzione,
"dove non c’è la meraviglia
di due piccioni che s’imboscano
e la signora poesia mendica
pollici verso l’alto".
Bella questa strofa, mi ha colpita.
La vita pubblica, sì, a volte ci dà la sensazione che la gente si aspetti da noi qualche "vendita", e se ne lamenta, anche quando non vendiamo niente. Condivido.
La prima strofa ha un attacco lirico dolce e malinconico; forse - dico forse - quel "si perdono" sintatticamente non è subito chiaro, crea una piccola confusione; ma, leggendoti da tempo, immagino sia voluto. La nota più colorata è Gloria: questa figura mi è piaciuta subito, simboleggia - a mio modo di sentire - la creatività e l'imprevisto, l'irrazionale in una vita tutta preordinata.