Per chi suonano le campane

Seduto su di un muro, a cavalcioni
c'è un uomo che rovescia le sue tasche
gettando via quelle monete false
con cui l'ha ripagato il suo destino.

Accanto a lui dei cocci di bottiglia
taglienti come lame contro i polsi,
le stimmate sui palmi sanguinanti
e gocce fresche come bacche rosse
sul pungitopo di un Natale speso
male.

Non c'erano cammelli a trasportare
incenso ed oro e mirra coi Re Magi
ma un viatico di gente a un funerale,
la strada da bagnare d'acquasanta
e una carrozza vuota per tornare

è triste, è reale e come spesso accade a Natale, ci sono feste che non si riescono a vivere con la gioia necessaria, perché la morte, perché la vita è in continuo movimento e le cose cambiano, finiscono in tragedia e allora non esistono più luci ad intermittenza, né odore di muschio e frittura natalizia, ma c'è dolore, mancanza, disgrazia.

Il mio grazie ti giunge tardivo ma con un fresco abbraccio.



P.S.
Ma dove sono\siete finiti tutti?


Ciao

carissima Ros, io sono sempre qui.
Giro come fantasma nel forum, in cerca di un contributo, si un passaggio, di vita... ma niente!
capisco la sensazione di abbandono, di indifferenza e voglia (condivisibile) di cercare altro. Tutto qui!

spero nelle resurrezioni.
Buona giornata e un abbraccione a te! :)

Le resurrezioni... beh, lo spero anch'io, sarebbe in tema
con il periodo pasquale...

Se OGNUNO capisse che un così bel luogo è come una pianta a cui dare un po' d'acqua ogni tanto... e lasciasse un un segno del suo passaggio, un commento o due...

Vabbe', chi non muore si rivede, speriamo...

Un abbraccio,
Rosanna