Clodiaf0904
00lunedì 31 ottobre 2011 08:20
Il primo freddo del mattino
dice poco a una pelle, dice
soltanto che verrà l'inverno
ancora come il passo
dopo il passo
e lo spogliarsi a sera
nel silenzio: lo sapevamo
noi sulle sponde, in cerca
di conchiglie testimoni.
Qui non muore mai l'estate.
Anche il gelo è marino, dolce
come un abbraccio che ha in sé la fine
come quei rami giganti che vedo
andare piano verso l'acqua, nudi.
Francesca Coppola
00lunedì 31 ottobre 2011 17:12
la trovo incantevolmente lieve. Credo sia una bella metafora quella dell'inverno, del passaggio di una stagione 'obbligata' e di uno smarrimento esterno che poi richiama (credo) quello interiore.
Brava Fiore! trovo questo testo assai delicato e femminile, sensibile, condivisibile.
daltonsuperfux
00martedì 1 novembre 2011 11:52
q personalmente, per mio conto,questa poesia richiama in vita un nugolo di immagini e sensazioni e atmosfere del mio passato.
sarebbe perfetta, per me, senza il "nudi" finale.