Clodiaf0904
00domenica 27 novembre 2011 22:04
Viene la mano del mare ci scoperchia il fondo.
E libertà è una parola così amara da stupire
da morire dentro per averla intera.
Non a scaglie, non frattaglie; non, infine, rimasugli
rossi volati via dalle piaghe della pelle, dalle schegge
delle mine, delle bombe
non abbacinanti lame di sole nero
Ma tutta, stesa, lunga, da farci l’amore nel perdono
- lunga, di sonno e di abbandono – come un cuneo
nel petto.
Francesca Coppola
00lunedì 28 novembre 2011 20:35
benissimo Fiore!
ho avvertito i brividi leggendola e non capitava da un po', questa libertà così intensa, così intrepida, così coinvolgente.
Complimenti!
Ecat Mel
00martedì 29 novembre 2011 15:34
una bella poesia Fiorella, brava!
Clodiaf0904
00martedì 29 novembre 2011 20:15
a tutte e due
Maredinotte
00mercoledì 7 dicembre 2011 22:55
ci torno con un attimo di calma... l'ho già letta molte volte, ma qualcosa di profondo continua a sfuggirmi.