di me

di me hai il noi eterno, che è
un prescindere di dei
l’esordio, la riluttanza
il fervore del palmo, mentre
scambio la pelle con la tua pelle

supponiamo
un'esplosione,un cielo che non
sia più cielo, ma crescere di tenaglie
presso le fonti, come se il paradiso
avesse la mia forma
nello starti
accanto

siamo esatti per la morte
basta un orlo, un segno di fumo alla parete
la cornice disfatta di una porta
il non dirci come siamo, che la fame è un’altra
che amiamo il tempo come un fratello
i capelli bianchi, la smorfia che prende la bocca
la riga tremante, la voce, quando saluta

come un crescendo, dalle piccole cose esterne, a quelle interne più grandi. quest'ultimo pezzo mi turba e mi piace.

perché in soffi d'ispirazione? ognuna è un piccolo gioiello e insieme sono una silloge interessante..

Il fatto è che di questi tempi sono bizzarra. Raccolgo le mie cose in un solo topic e dove capita, senza ragione. Temo che sarà così fino a quando durerà la mia incapacità di fare commenti.




Nel frattempo GRAZIE a Mirella e Roberta