e dimmi ancora

dimmi se vedi
il muro freddo alla pupilla
coi piedi fermi come chiodi
per mantenere l’equilibrio
eppure con la voglia di cadere
senza risalire
a prendere fiato

dimmi se senti la cura, il soffio
dato alla mano per affiancare
spirito e corpo
annessi a questo sguardo
vuoto
a mala pena assorto
quando prego

e dimmi ancora
se alla voce, affidi un suono
o solo opacità
ché il mio stesso sterno
segua l’andamento
del tuo respiro

ha una chiusa magnifica. La leggo e rileggo, avrei tante cose da dire ma ancora non riesco ad assorbirla completamente. Verranno le parole...

Intanto un caro saluto

e se sai dirmi della luce
del mattino - forte da ributtarmi
indietro- come si accosta
alla non vita della mia
strada interiore, raccogli
queste poche ossa, cancella
i tarli e le tane, dammi
ancora pane negli occhi semichiusi
nell'onda dei polmoni. tre giri
di conchiglia fanno musica
e eco.

Roberta

che piacere rileggerti. Dove sei atata tutto questo tempo??? La tua poesia è splendida. Ho preparato una risposta molto modesta, ma con tanta emozione...



la luce accoglie, ci diffonde
invoglia all’acqua, ci risorge
posa il mattino sulla fetta di pane
si insinua tra i baci del buongiorno

e poi ci espone, ci scompone
depone lentiggini sull’ombra
sparge, ci riflette, c’inchioda
agli occhi fitti del bosco

come successe a Biancaneve

Francesca Coppola, 11/03/2013 12:44:

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ha una chiusa magnifica. La leggo e rileggo, avrei tante cose da dire ma ancora non riesco ad assorbirla completamente. Verranno le parole...

Intanto un caro saluto

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A te le parole vengono sempre. Purtoppo quando si hanno troppi pensieri che pulsano, è più difficile organizzarle...

Intanto grazie e... saluto ricambiato

Cara Leda, sono qui, sempre!
a volte ci vuole il dolore per scrivere e parole belle come le tue... come sai non prendo io la penna, ma il mio cuore per me e lui è un po' pazzerello, fa sempre come gli pare.
un bacio e a presto

Molto intima. è scritta bene anche se mi lascia un senso di ''umano'' che adesso mi incatena.