Ecat Mel
00sabato 16 luglio 2011 16:18
una grammatica del corpo
segna con le labbra quando dire pioggia
insinuarsi nella casa, all'altezza di una costola
farsi distanza tra la pelle e l'anima, la voce.
osservare come sedersi sui capelli, le caviglie
avvicinarsi al sangue, alle visioni. spesso
ricomincio dalle sillabe, occhi dentro occhi
pochi centimetri, ne invento una generazione
come un ritorno d'infanzia, di creazione.
Francesca Coppola
00lunedì 18 luglio 2011 16:39
è quasi onirica, di sicuro evocativa.
Molto piaciuta Mire!
Versolibero
00venerdì 22 luglio 2011 20:00
E' bellissima!
Solo toglierei "ovunque".
Ciao
Ecat Mel
00sabato 23 luglio 2011 23:05
Grazie Francy
anche a te Rosanna, sì, direi che si può togliere!