libera

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Ecat Mel
00giovedì 20 ottobre 2011 21:32


i muri crescevano senz'acqua
riempivano la casa
la strada

lei rimpiccioliva
come le parole che teneva
troppo a lungo in bocca

- messe a dimora - diceva
per farle maturare altrove
libere

lei rimpiccioliva
certa che un giorno
sarebbe passata
di là dal muro
attraverso un buco

libera
Clodiaf0904
00giovedì 20 ottobre 2011 21:37
Mi è piaciuta molto, cara Mirella. Una visione davvero poetica della libertà, e oggi fa bene al cuore, dopo tante immagini truculente passate in rete e sulle tv, ancorché siano frutto di un'aspirazione giusta e sacrosanta.
Un saluto, a presto.



Ecat Mel
00giovedì 20 ottobre 2011 22:12
cara Fiorella, io credo sia terribile, ancora oggi, che ci siano persone che per il solo fatto di essere nate in una terra, piuttosto che in un'altra debbano vivere senza libertà.
terribile e ingiusto essere costretti a darsi fuoco, mi riferisco ad una monaca tibetana, qualche giorno fa, per protestare contro il governo cinese, oppure ai bambini che crescono nei pressi di un muro, col desiderio addosso di poterlo scavalcare... mi fa sentire impotente tutto questo e triste...
[SM=g11405]
Francesca Coppola
00lunedì 24 ottobre 2011 10:21

nella sua brevità e nella sua chiarezza riesci a trasmettere un messaggio sentito e pienamente condivisibile!


daltonsuperfux
00mercoledì 26 ottobre 2011 13:12
questa poesia mi piace ma allo stesso mi lascia perplessa. il senso mi colpisce, ma non so, se fossi in te, se rivedrei la forma o la lascerei così com'è. perchè alla prima lettura ho pensato: "forse la forma può essere migliorata";alle seconda lettura: "no, forse va bene così"; ma alla terza lettura mi è venuto di nuovo in mente che forse a livello formale si poteva fare di più e così ogni volta penso una cosa diversa. tu cosa ne pensi?
Versolibero
00giovedì 27 ottobre 2011 00:23
Quello che sono certa mi piace per la riuscita poetico-formale sono il primo verso:

i muri crescevano senz'acqua


e l'ultima strofa:


lei rimpiccioliva
certa che un giorno
sarebbe passata
di là dal muro
attraverso un buco

libera



mentre le strofe centrali:


lei rimpiccioliva
come le parole che teneva
troppo a lungo in bocca

- messe a dimora - diceva
per farle maturare altrove
libere


per me sono sicuramente da rivedere.


Ciao [SM=g8320]
Maredinotte
00giovedì 27 ottobre 2011 19:21
io la trovo bella tutta.
la leggo e la rileggo e la sento sempre più bella!

a prescindere dal tema trattato in maniera così sentita, la poesia potrebbe parlare anche di ciascuno di noi nel suo percorso verso la libertà personale, interiore.
ma questa è per tutti quei bambini, quelle donne e quegli uomoni che non possono conoscerla e viverla e ciò la rende ancora più intensa.


ti abbraccio forte!
(la tua sensibilità è uno dei motivi per cui ti voglio così bene.)
Ecat Mel
00martedì 29 novembre 2011 15:28
scusate, non è stato un periodo felice per me questo, ma ora eccomi qui, perlomeno quando posso...

per dalton... ho scelto volutamente una forma semplice per riuscire a dire, anzi a comunicare
un senso di solitudine interiore e di paura. Evidentemente non ci sono riuscita con voi granché... anche se a me continua a piacere, perché la paura è essenziale, la mancanza di libertà, impoverisce e a queste cose non si addice qualcosa di diverso.

per rosanna...

lei rimpiccioliva
come le parole che teneva
troppo a lungo in bocca

- messe a dimora - diceva
per farle maturare altrove
libere

le frasi centrali parlano della paura persino di parlare, di esprimere il proprio pensiero. si diventa diffidenti, muti, si evita di dire qualsiasi cosa possa mettere in pericolo la propria vita.
così si preferisce coltivarle dentro in attesa della libertà, se mai questa avverrà...

E' difficile scrivere di un argomento simile, pensate a quanto successo in Afghanistan, o di quello che succede in Palestina, e di non cadere nella retorica. io ho voluto provarci così...

baci

mire
Versolibero
00mercoledì 30 novembre 2011 07:10
Mirella, provo a darti un'idea di cosa intendevo, non riguardo al significato ma solo una questione di lettura, per come la sento io:



i muri crescevano senz'acqua
riempivano la casa
riempivano la strada

lei rimpiccioliva come le parole
tenute troppo a lungo in bocca

messe a dimora diceva
per farle maturare altrove

libere

lei rimpiccioliva
certa che un giorno
sarebbe passata di là dal muro
attraverso un buco

libera





Comunque è una poesia che mi prende, anche l'immagine è ad hoc.

Un abbraccio, ciao!




Ecat Mel
00venerdì 2 dicembre 2011 11:43
scusa Rosanna, non avevo capito, sì, credo che la forma possa andare anche così, anche se non mi piace molto quel riempivano scritto due volte, nella prima strofa...
un abbraccio
mire
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