se questo non é Amore

La vita non è un accadimento imprevisto,
una combinazione multipla di Dio
su una disparità di in_croci,
------------------------------------un incontro di pelle e cromosomi,
con cadute di simbiosi improvvise
e non-coincidenze, da spiegare o subire

Non è il fato che si rimescola,
nell’attimo prima in cui Caino
----------------------------------------si disperò
----------------------------------------------------di non potere essere cattivo,
offrendosi vittima all’unico olocausto
--------------------------------------------------mai concepito, prima del rifiuto,
all’obbedienza d’Abramo

Non è----------neppure----------la roulette dei santi

su cartelli che indicano la stessa via,
che ha pesi per tutte le misure
ma non ha scarpe,
per l’insondabile viaggio di un minuto

la verità?----------E’ che siamo immortali

come le guglie
--------------------delle cattedrali!----------dove le rondini------si arrampicano,
per sfuggire ai pleniluni della croce,
quelli stessi che lo sfarzo offusca
a prezzo di agnelli bianchi
su capri neri, in un piatto che non
---------------------------------------------ha rilancio
-----------------------------------------------------------perché si incastra
nello spasmo della perfezione

Tu, per fortuna-----sei diverso

------------------------------ci----lasci-----liberi di----------errare

questo pezzo mi fa pensare ad una preghiera squisitamente umana e mi piace molto. avrei voluto dire di più, ma al momento non riesco, la stanchezza mi prende.

meno, se non in alcune parti, lo sfalsamento dei versi, che trovo troppo accentuato e un po' confuso. ma ti chiedo di spiegarmi, perchè potrei non avere colto le tue motivazioni.

le immagini invece sono davvero incisive, belle e originali. io credo, Giusy, che tu stia sulla buona strada!

e visto che ci siamo, voglio proporre qui, insieme al tuo caino, quello di Erri De Luca, che un po' di tempo fa Mirella mi fece leggere e che la tua poesia mi ha ricordato.


STATUA DI CAINO

Ho acquistato un Caino di bronzo. E' già senz'arma,
sta mezzo girato, si stacca dall'agguato
a suo fratello e alla generazione.
E' più basso di me, la mano larga, stesa,
la urto di sfuggita o gliel'afferro apposta
per arresto. Non so se sia mancino,
se stringo la colpevole o quell'altra. So che è tardi.
C'è pure un Abele, sdraiato sul fianco,
il braccio sul volto a proteggere niente. Non l'ho preso,
il suo corpo chiedeva uno spazio che da me non c'è.
Caino è di passaggio, svelto a togliersi, Abele no, sta
a terra
a vedere la vita seguire come un cane l'assassino.
Abele non sa stare rinchiuso in una stanza,
caino sì, nell'umido dell'ombra, accanto ai libri
chiede il riparo che non è perdono.

carissima,eccomi qui... FINALMENTE!
"meglio tardi che mai"! ma é stato un periodo un pò incasinato...
grazie della lettura e della splendida poesia di Caino, che non conoscevo, davvero meravigliosa.
Grazie anche dell'incoraggiamento, mi aiuta a guardare nella giusta direzione.
Mi chiedevi la ragione degli sfalsamenti dei versi... sai già che ho pasticciato col tasto "modifica dopo averla postata, ma troppo tardi mi sono accorta che il copia-incolla non corrispondeva alla originale spaziatura.
Alcuni sfalsamenti sono effettivamente troppo accentuati e sono dovuti a questo errore nel passaggio, ma gli altri sono voluti, perché una caduta di verso era ciò che sentivo più adatto, a dare più tempo allo spazio tra un verso e l'altro, più di un semplice andare a capo. Ecco perché, qualcuna di quelle pause é volutamente allungata, come negli ultimi versi.
Ma dimmi tu quali, secondo te, sono poco adatti e perché e, sarò ben contenta di discuterne insieme.
mega, Giusy.

Mi piace la tua scrittura!
Tanto!
Come è strutturata
con l'uso (in senso tecnico)*
di riferimenti densi
ed immagini appropriate:
corposa ma che non perde
una musicalità di fondo ...
Mi limito per rispetto
profondo, alla valutazione
piacevolissima della
modulazione strutturale
perchè non miei affatto
i riferimenti mitici (*)
a cui fai ricorso,
- perchè se partissi dall'assioma
che non veri o falsi ( a mio avviso)
i presupposti tutto il costrutto
può ritenersi di conseguenza falsato,
apparirei di certo come minimo
antipatico ed intollerante -
Ma so di certo, che i significanti
di cui parli, cambiandone i riferimenti
ideologici, possono essere
inseriti, analizzati e discussi
in termini generalissimi e quindi
fondati ...
Ma giammai mi permetterei di suggerire
un cambio ad una opera altrui, non è nel mio
costume ...
Allora attendo altre tue che di certo riprenderanno
le tematiche poematiche in termini diversi
ed allora sìche potrò dire la mia
senza tema d'offendere nessuno ...
Forse potevo anche non intervenire,
visto la parziale e volontaria
esplicitazione del mio pensiero,
ma ho sentito forte l'urgenza di sottolineare
la tua capacità di scrittura enucleandola
dai feed back, spero di non aver abusato
della tua pazienza e buona predisposizione
ma tant'è ...



Ciao
Rosario

carissimo, RA... abusa, ABUSA!!!... non preoccuparti. Leggo con infinito piacere i commenti e i suggerimenti che mi vengono offerti, quando mi vengono dati con delicateza e sensibilità e, non perchè la durezza debba essere bandita, ma perchè come ho già scritto in altra sede, bisogna sapere come, dove, quando e soprattutto con chi, usarla.

L'intelligenza, l'educazione, il garbo, ci insegnano a non ferire gli altri quando esprimiamo opinioni diverse dalle loro (ciò che non "incontra i miei gusti" non vuol dire che debba essere cestinato o "evirato" e, non uso a caso questo verbo)...rispettandone la peculiarità e l'essenza. Dato che (non perché commento poco, ma leggo tutti con profondo interesse ed attenzione)ho notato, che delle caratteristiche su elencate tu non difetti, ti ringrazio intanto della lettura e poi dell'apprezzamento e del rimando ad altre mie, per esprimere un commento più articolato e dettagliato sulle tematiche... che qui non ti sono proprio "sconfinferate"

un mega affettuoso.

ll tuo stile, Ginevra cara, io lo trovo stupendo. Mi prende sempre tanto. Complimenti.