senza titolo I

talvolta le mani sulle copertine di libri sacri
sventolano nominativi che non mi corrispondono
la fame si sfoglia incollata ai pori, chiusi come doglie
gli occhi quando non vedi e ti allontani nel gioco
di un bambino, sulle aie desolate, l’attenzione
non data, nemmeno nel bicchiere quand’è vuoto
e secca il timpano, la falda esterna, la tempia che
asseconda una diagnosi falsa, un tempo lungo
l’ora interdetta della pietra dove batte la pioggia
la macchia di muschio che mi chiami a seppellire





Un caro saluto a tutti

da quanto tempo andavo cercandoti, my darling!
e questa tua che trasuda il dolore dell'indifferenza, della lontananza esposta e richiamata mille volte, con mille immagini diverse... oh, mi sei mancata! e aprirei un duetto se non fosse che non posso intervenire qui. troppo privata questa scrittura per macchiarla ed estenderla...

un bacio a te

la sento molto "mia", estremamente vicina al mio modo di vedere.
Bentornata Leda!

un abbraccio e un caro saluto

Maredinotte, 02/05/2012 20.24:

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da quanto tempo andavo cercandoti, my darling!
e questa tua che trasuda il dolore dell'indifferenza, della lontananza esposta e richiamata mille volte, con mille immagini diverse... oh, mi sei mancata! e aprirei un duetto se non fosse che non posso intervenire qui. troppo privata questa scrittura per macchiarla ed estenderla...

un bacio a te

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Eccomi che allora spunto come un fungo

Per me è un nuovo inizio e la prima cosa che ho pensato è di condividerlo con voi.

Mi spiace di non avere letto subito che avresti aperto un duetto. Se non è passato troppo tempo, lo devi fare. La poesia è un fermento a doppio senso. Per noi e per chi da noi riceve emozioni. Non deve fermarsi, deve ribollire... e non lasciarti mai trattenere da quella forma di pudore che un qualsiasi testo possa generare. Non con me, soprattutto

Francesca Coppola, 04/05/2012 12.15:

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la sento molto "mia", estremamente vicina al mio modo di vedere.
Bentornata Leda!

un abbraccio e un caro saluto

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Grazie cara

Ho notato anch'io che ci siamo avvicinate tantissimo nel modo di intendere la scrittura. Speriamo nel sostegno reciproco in un "inizio" che a quanto pare ci accomuna.

....... e ti allontani nel gioco
di un bambino, sulle aie desolate
.......


Conosco quelle aie desolate e l'allontanarsi nel gioco di un bambino



....... e secca il timpano, la falda esterna, la tempia che
asseconda una diagnosi falsa, un tempo lungo
l’ora interdetta della pietra dove batte la pioggia
la macchia di muschio che mi chiami a seppellire
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Difficile entrare in questi versi
(una diagnosi falsa / la macchia di muschio che mi chiami a seppellire)
Il muschio comunque richiama il nord, il freddo, l'umidità, e se qualcuno ti chiama a "seppellire" ciò, forse è arrivato il momento di orientarsi verso est e lasciarselo alle spalle il nord dell'anima...


Ciao Leda.

ma questa luna_sepolta è risorta?