Timidezza di un amore
uno sguardo
in cui luccica il sorriso
Sembravano specchietti per le allodole
quegli occhi. un richiamo
per l'inganno consueto
(Ampliando tramontinei tuffi
fumosi riflessi
rosati schiariti, sereni
chiudendo albe serali
nebbie celesti, neve di mare
in mani di fiori non vedenti)
Di senza spine
la schiena su cui le rose
come pioggia mattutina
le ali a stringer piume di gabbiani.
"Amore", diremmo ora,
mentre le parole viaggiano in tangenziali,
raccordi e svincoli, evitando l'uscita centro,
-che conosco fin nel profondo-
fingendoci senza meta, senza terra,
zingari della storia, la nostra,
di amanti labili
"Amore passami la scarpa
e vestiti ciliegia
quanti viaggi abbiamo ancora
tra le periferie dei nostri volti
prima che la fiamma si prosciughi
e i kilometri da fare a piedi
per prossima pompa del gas"