"la babele delle fiabe" DIVAGAZIONI NOTTURNE

C'era una volta, non molto tempo fa, in un paese tanto ma tanto lontano dal freddo del nord, nel caldo del profondo sud, una coniglietta con una bella balconiera fiorita sul davanti e un’albicocca soda coperta dal pon-pon, si chiamava: ALBICONIGLIETTA.
Un giorno leggendo un libro di fiabe, fu colta da rapimento mistico e si ritrovò con la lampada di Aladino tra le sue gambe. La coniglietta non riuscì a resistere e cominciando a sfregare le cosce con movimento sinusoidale, antero-posteriore... puff, fece comparire il genio!
Ohoooo ma quale stupore! Che splendore di genio!
Un pezzo di genio di circa "centonovantatré centimetri" e la coniglietta guardandolo dall'alto in basso pensò: "Oddio, oggi é il mio giorno fortunato. PANCIA MIA FATTI CAPANNA! Basta carote, VOGLIO QUELLA PANNOCCHIA!". E siccome lui era il genio della lampada: TRE DESIDERI NON GLIELI TOGLIEVA NESSUNO!
"Eh no, mia coniglietta - disse il genio (che aveva fatto un corso accelerato di “BAUSETTETE' avanzato”) - io posso esaudire il tuo desiderio ma... - la coniglietta diventò rossa fino alla punta delle orecchie - ma tu... ".
"Sììì ?"
"Devi prima fare qualcosa per me".
"Che razza di fiaba é questa! - protestò la coniglietta guardando la pannocchia - E i miei desideri?"
"Devi prima fare qualcosa per me - rise il genio - vuoi giocare con me, nel bosco delle fiabe?"
La coniglietta guardò il genio, dovunque fosse la fregatura, lui teneva la pannocchia! Doveva batterlo! E siccome le donne (ed anche le conigliette) ne sanno una più del diavolo: "Accetto! Ma sarò io a scegliere il premio"
Fu così che la”nostra eroina” si addentrò nel bosco e cammina, cammina, giunse a una piccola casetta. C'era qualcuno. Spiò dalle finestre e chi vide? Biancaneve che dava la buonanotte ai sette nani!
Coniglietta sentiva caldo dappertutto, non riusciva a smettere di guardare, ma doveva bussare. Biancaneve aprì: "Sì?"
"Ho bisogno di aiuto"
"Io no! Sette sono appena sufficienti: NON LI DIVIDO CON NESSUNO!”.
E le sbatté la porta in faccia.
Coniglietta proseguì e in prossimità della casa successiva incontrò: “Cappuccetto rotto”.
"Posso unirmi a te? "
"Veramente ho il lupo cattivo alle costole... “.
"Meglio le costole che altro ma, come fai a sapere che è cattivo?"
"Non lo so, lo sento. Mi vuole mangiare" e ci credo! Pensò coniglietta: il seno traboccava da ogni parte. L'avrebbe seguita, chissà magari il lupo conosceva il segreto per fregare il genio.
Entrate nella casa, qualcuno le aspettava sotto le lenzuola: "Che occhi grandi che hai...che mani grandi che hai... che orecchie grandi che hai... “.
"Ma quella parte al centro del lenzuolo che si solleva... cosa é???" domandò candidamente la coniglietta.
"Noooo! - esclamò, cappuccetto - VAI VIA! - disse alla coniglietta - QUESTA E' LA MIA FIABA!!! ADESSO IL LUPO MI MANGIA ED IO NON LO VOGLIO DIVIDERE CON NESSUNO!"
"E quanto la fai lunga, per un po' di pelo indurito!"
All'improvviso, qualcuno bussò alla porta: era il cacciatore di albicocche.
"Buon signore - esordì coniglietta - ho bisogno del suo aiuto”.
Il cacciatore la guardò e subito fece entrare i suoi aiutanti: le tre porcelline! Che cominciarono a distrarre il lupo, facendo andare su tutte le furie la povera cappuccetto che era pure uscita da casa senza le mutandine, per essere mangiata prima. D'improvviso ci fu un lampo e il genio apparve:
" Coniglietta, ma cosa stai combinando... “.
"veramente... io... stavo... ohooo, insomma … qui tutti... eheeee, io invece niente!... VOGLIO LA... “.
"LAAAA... "
Toc, toc … e chi era adesso alla porta? La bellissima "principessa sul pisello": "Scusate, ieri notte ho dormito qui ma, ho dimenticato … una cosa che mi appartiene".
In un sol colpo, tutti gli occhi furono puntati sul lupo che con finta aria indifferente, chiese: "Questo?"
VIBRATORE, ULTIMO MODELLO...
Mai abisso di silenzio fu più profondo ed assoluto. Cappuccetto divenne “rosso fuoco”, coniglietta non sapeva come non dare a vedere la pozza d'acqua che si stava formando ai suoi piedi e la principessa cominciò a sibilare un RIDAM... ma tre furie si scaraventarono in simultanea sul letto, tutte addosso al lupo che se avesse saputo che bastava così poco, per sentirle tutte sul suo corpo, avrebbe riempito l'armadio di "quegli articoli per signora".
Fu il caos!
Mentre il genio, in un angolo, non smetteva di ridersela di gusto, la fata turchina fece la sua apparizione: "Pinocchioooo... ma cosa stai combinando???"
PINOCCHIOOO? Tutte si voltarono verso il genio, che da buon "pinocchio", li aveva presi tutti in giro. "Lo sai che non devi mentire. - cominciò la fata turchina - Ti allunga il naso. COME TI SI ALLUNGA... IL NASO! Su dì la verità alla tua fatina... UNA BUGIA... la verità... UNA BUGIA... la verità... ".
"E brava la fata turchina!", pensò coniglietta e stirando la mano cercò di beccare il naso di pinocchio alla sua massima estensione, ma si svegliò di soprassalto dal rapimento mistico.
“Porca la miseria!!! Almeno potevate aspettare che mangiassi la pannocchia... E DITELO, CHE QUI TUTTI... DENTRO E FUORI... DENTRO E FUORI... la prossima volta comincio a mentire quando inizio a sognare e finisco molto dopo che ho divorato la pannocchia. E che cavolo!!!”
E fu così che vissero tutti felici e contenti … o quasi tutti!