La mia città

quanti eroi a passeggiare fra le sue ossa
- buchi e sottane in cunicoli troppo stretti -
fiori mai arrivati. Napoli, tufo da vetrina
superstizione di teatri greci, scavi romani
persi fra eserciti francesi

e poi la peste, il sudore, funamboli e pelle
equilibro instabile di marachelle
quei famosi "monacielli" che come guide
ti conducono per cantieri

Madre in errore che assiste in grembo
anche i nei, sa soffrire mani
avvolgendo i conforti
e son legnate
e son tesori

ha un odore diverso la mia città
che si veste di sole e tu chiami furfante
ha gli zoccoli rotti da quando non corre
e tessuti pregiati vanno in mano ai sarti

Napoli è tufo da esposizione, per misteri
che non riesci a svelare. la puoi guardare
sventrare, urlare, Napoli resta segreta
tra le pieghe di un cristo velato, nelle
sue vene, lei resta

lei resta a guardare, si ciondola in mare
malinconica accende le luci
e Santa Chiara s'arresta

lei ha valigie sempre pronte
dice: "parto!" e invece aggira
l'angolo appena socchiude l'uscio,
abbassa bagliori

ha più strati di una cipolla
e uno è per i lamenti del mare
uno per la famiglia di streghe
uno per la fila di teschi
l'altra staffetta di invenzioni

si eclissa per rinascere ogni volta
come omicidio di astro architettato
e potrei parlare delle ore e del principio
del black out annunciato, la resa dei forti

e tu che ti infili negli spazi cifrati
che sanno di fritto e di radio rubate
tu che poi credi sia questo il segreto
guarda giù in fondo, sotto le chiese

guarda le mani di questo paese
son mani sporche, vernici d'artista
in quel bagliore che fugge lo specchio
in quell'orecchio già teso alla piazza

vibra la corda, rimbalza spezzata
frusta la voce di chi non ha niente
sottende archi alle ceste piene
pane di rabbia a saziare la fame

Napoli è sogno di lune sull'acqua
ventre di fuoco che ingoia la sorte

la mia città si veste di lampioni spenti,
innesti di perle e cavee abbandonate
Ogni leggenda nasce da una visione
sussurrata con orgoglio misto a timore
come veli di Marie radicano cappelle

senti un principe e i suoi esperimenti
un pittore a ornare splendidi esempi
quanti poeti incantati dal suo sole

Napoli, non solo stazione cosmopolita
centro commerciale cinese, strade
borboniche dalla struttura a groviera

è ancora più bella Napoli, se è possibile, rivestita dei vostri versi... una meraviglia!

grazie Mirella, Napoli mi fa troppo male nella sua bellezza e nel menefreghismo che ne segue, ormai da troppo tempo.

Qui m'acchiappi e di brutto!
Quasi a commuovermi!
Sottoscrivo parola per parola!

e ti dedico una mia sulla
tua grande madre città, che poi è
in qualche modo anche la mia
in seconda e terze nozze!

SALTA NAPOLI

Napoli Napoli Napoli, salta!
E se sento il violino del suo canto,
Chi lo distingue più dalla squilla
Della polizia che carica: Napoli va!

Dai vicoli degli strilli ora un fumo
Acre sale fino al prossimo sparo:
Ma non comanderà mai chi campa là,
Napoli Napoli non dare retta!

Salta balla zompa! Napoli, sì!
Da un quartiere alto giù al mare;
Da un cuore amaro al prossimo vuoto;

Da un cratere del vulcano fino
Alle viscere del sottosuolo…Napoli,
Napoli, Napoli, salta o muori!

...
RA








... a proposito,
ma questo è il luogo/Topic
per esprimere la propria
meridionalità?
Perchè se è sì
qualcosina l'avrei anch'io ...

Cià paisà!

e napoli è di tutti... sì anche di quelli che non ci sono nati! anch'io come rosario sono napoletana d'adozione e sorellanza... sisisisisis

Eh eh Napoli, Napoli è vero è di tutti, perchè non c'è nessuno che non la conosca, nel bene e nel male.

Rosario apri un bel post ed esprimi la tua meridionalità, e noi paisà ne andiamo fieri!

Mirella, ehehhe che adozione e sorellanza c'hai!!!!

Francesca Coppola, 25/02/2010 18.51:

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Eh eh Napoli, Napoli è vero è di tutti, perchè non c'è nessuno che non la conosca, nel bene e nel male.

Rosario apri un bel post ed esprimi la tua meridionalità, e noi paisà ne andiamo fieri!

Mirella, ehehhe che adozione e sorellanza c'hai!!!!

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Francè non me lo faccio ripetere
anche se per qualcuno
dovrei cambiar "mestiere"
... ah questi figli ingrati ...
Sono sudista
ma il mandolino non l'ho ancora
imparato a suonare ...
ma come si dice tra noi:
campa cavallo che l'erba cresce!

Ciao

e mi fa male questa Napoli
dai doppi accessi, sopra dimessa,
arrotondata, sbagliata
aldisotto maestraenze e fiumi in piena
partigiani arricchiti, macigni come dadi

mi fa male nelle vene, nelle pieghe
di un battito al rimmel, oggi bufera
domani rimpianto, al tg o in spiaggia
cornice sempre di cattiva notizia