00 12/04/2012 06:56
Io con te mi arrendo alle suggestioni del linguaggio innovativo di grande forza e bellezza, che, dal punto di vista emozionale, scavano dentro, bucano, tagliano; qui mi succede soprattutto con la prima strofa e l'ultima; quelle centrali invece mi presentano la mia solita difficoltà a concatenarle in un senso logico, che ci sarà sicuramente, ma per me resta un rebus, quindi chiedo anche a te, anche questa volta, l'aiut(in)o [SM=g8228] sulle seguenti strofe:


la storia del cugino mai conosciuto
- fra sabato e domenica -
non ebbe modo di farsi credere
.se poi. a bussare un tocco roco
sei stata tu

e hai ragione mamma
tu che _ puntualmente _ apri
salvadanai mezzi vuoti
e non conservi e perdoni

tu che hai mani piene per chi
fa dell’orgoglio _ la sua misera
missione di vita



Ora però vorrei leggere anche i commenti di altri, che mi potrebbero aprire orizzonti, sennò mi sento l'unica rinco... [SM=g8192] [SM=g8228]


Ciao,
Rosanna








______________________________________________________________________________
"Le parole sono 'contenitori' troppo angusti per le mie emozioni e quando, leggendo, le sento 'soffrire'
o mi segnalano delle 'sofferenze' corro a liberarle senza pensarci due volte per provarne di più adatti".
(citazione di EEFF)