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III classificata: Fiorella D'Errico con "Alla fine delle piogge, l'odore"

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    Francesca Coppola
    Post: 1.652
    00 13/01/2012 17:24



    Alla fine delle piogge, nell’odore
    sembra sorta una foresta primigenia:
    l’uragano il tifone la frana
    che passino il confine verso il sole,
    oltre muri silenzi e case, le nostre
    poche cose.

    Non ancora è stanca la natura
    non è stanca, lei – aspettiamo
    noi milioni noi fango noi occhi
    spiando compressi dietro i vetri
    le mosse da un blocco di cartone
    a reggere il convulso delle mani

    aspettiamo, fermi come prima
    lungo il mare la pineta devastata
    la potabile acqua inacidita, il fiore
    il seme le radici, l’esser vivi
    questione di fortuna


    Poco a poco la morte dai tramonti
    si fa largo con i corpi sotto il fiume

    in un sonno ostinato, senza fine
    si rivelano i volti dalle bocche
    come schiere di pesche ormai mature.



    [Modificato da Francesca Coppola 14/01/2012 19:31]


    "i ritorni hanno rugiada sulla bocca e sorrisi fra mani confuse"
    www.francescacoppola.wordpress.com
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    Clodiaf0904
    Post: 686
    00 20/01/2012 16:28
    Ringrazio ancora le organizzatrici per questa edizione di un Concorso molto originale. Un abbraccio.

    http://fiorelladerrico.wordpress.com
    http://fiorelladerrico.blogspot.com

    "Se tu la mia tomba vorrai sfiorare con le delicate mani poni una pietra di ferro e di peso sulla bianca lastra che mi copre, e tu scriverai il verso che chiude l'intenso paragone."
    Amelia rosselli
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    EEFF
    Post: 10
    00 14/04/2012 19:10
    Re:
    Francesca Coppola, 13/01/2012 17.24:




    Alla fine delle piogge, nell’odore
    sembra sorta una foresta primigenia:
    l’uragano il tifone la frana
    che passino il confine verso il sole,
    oltre muri silenzi e case, le nostre
    poche cose.

    Non ancora è stanca la natura
    non è stanca, lei – aspettiamo
    noi milioni noi fango noi occhi
    spiando compressi dietro i vetri
    le mosse da un blocco di cartone
    a reggere il convulso delle mani

    aspettiamo, fermi come prima
    lungo il mare la pineta devastata
    la potabile acqua inacidita, il fiore
    il seme le radici, l’esser vivi
    questione di fortuna


    Poco a poco la morte dai tramonti
    si fa largo con i corpi sotto il fiume

    in un sonno ostinato, senza fine
    si rivelano i volti dalle bocche
    come schiere di pesche ormai mature.







    E' stupenda questa poesia.
    Da brividi la chiusa, da brividi.
    Complimenti all'autrice.
    Elena

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    Clodiaf0904
    Post: 686
    00 15/04/2012 09:32
    Grazie, Elena [SM=g8127]



    http://fiorelladerrico.wordpress.com
    http://fiorelladerrico.blogspot.com

    "Se tu la mia tomba vorrai sfiorare con le delicate mani poni una pietra di ferro e di peso sulla bianca lastra che mi copre, e tu scriverai il verso che chiude l'intenso paragone."
    Amelia rosselli