la prima parte mi piace molto, quasi impavida nella trascrizione.
Da questo punto in poi:
per quietare una fame secolare
nello stomaco chiuso
da una rabbia familiare)
Ora l'aria è limpida e serena
e al volto l'acqua è una carezza così tenue,
la gioia affiora
dal fondo più fangoso
e il profilo si confonde con un dio
che sfiora appena un grano d'infinito.
Dopo tanto sciabordare l'acqua dorme.
Di tanta pace sogno
. . . . . . . . . . . .. e sono quieta
quel secolare-familiare mi stona un po'.
A seguire non so, magari "sento" qualcosa in più... qualcosa che va sotratto. Specie nella chiusa.
Un caro saluto
"i ritorni hanno rugiada sulla bocca e sorrisi fra mani confuse"
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