00 04/10/2013 19:33
Cara Francesca,
mentre non toccherò la chiusa assolutamente (ovvio che è perché la sento perfetta per lo stato d'animo in cui mi trovavo), sono d'accordo sulla parte centrale, infatti mi ci sono "incartata"...
e non sapevo come togliere la rima; e se quei due versi li togliessi?
Con "rabbia familiare" volevo riallacciarmi alla condivisione dello stato d'animo della persona che mi ha colpito con la sua sensibilità
in un momento di insofferenza molto simile alla mia; il concetto però non è chiaro, tanto vale tagliare; se poi hai dei suggerimenti li valuterò e ci lavorerò fra un po' di tempo.

grazie, un abbraccione


Parole semplici



Voglio parole semplici, che capiscano tutti, anche le pietre.
(Ah, i traduttori
sono stati licenziati. Non resta che capire la mia lingua)

Occorrono parole semplici per dire
che la sua anima ha bucato le mie carni
. . . . . . . . . . . . . . . . . - un'overdose di sensibilità -.

E sì che non volevo nemmeno soffermarmi
. . . . . . . . . . . . . (troppe cose da fare:
soppraffatta da lievito di pane
. . . . . . . . . . . . . . affettavo, spartana, le emozioni
. . . . . . . . . per quietare una fame secolare)

Ora l'aria è limpida e serena
e al volto l'acqua è una carezza così tenue,
la gioia affiora
dal fondo più fangoso
e il profilo si confonde con un dio
che sfiora appena un grano d'infinito.

Dopo tanto sciabordare l'acqua dorme.

Di tanta pace sogno
. . . . . . . . . . . .. e sono quieta








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"Le parole sono 'contenitori' troppo angusti per le mie emozioni e quando, leggendo, le sento 'soffrire'
o mi segnalano delle 'sofferenze' corro a liberarle senza pensarci due volte per provarne di più adatti".
(citazione di EEFF)