e ritornerò come verdi fra le dune
perchè chi ti chiede 'come stai'
non gli interessa realmente
mi sarebbe piaciuto spostare i minuti
quando a nascondersi nella lampada dei ricordi
costava sguardi agli anni inutili
ci sarebbero stati altri pomeriggi, poi magari
la storia al contrario, quel non avere mani così grandi
per accogliere il dolore che passa da me a noi
Non si può non amare chi è in morte
come se a togliere la radice non fermentasse più
terra.
Cara Francesca,
non sai quante volte ho provato a cercare il filo conduttore di questa poesia, ma non ci sono riuscita.
Ad ogni strofa trovo un primo verso chiaro e che mi colpisce, a cui seguono versi slegati (per chi non conosce i riferimenti, ovvio) in un rapporto di causa-effetto, specialmente nella strofa iniziale.
Forse col tuo aiuto, chissà, forse non sarebbe così difficile districarmi...
In ogni caso preferisco lasciarti un segno di lettura e un abbraccio.
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"Le parole sono 'contenitori' troppo angusti per le mie emozioni e quando, leggendo, le sento 'soffrire'
o mi segnalano delle 'sofferenze' corro a liberarle senza pensarci due volte per provarne di più adatti".
(citazione di EEFF)