00 12/08/2015 19:58
Ciao Mirella,
bello rileggerti in versi dopo un bel po'

io purtroppo non conosco i film di cui parli perché non ne vedo quasi mai, però tu hai delineato un'atmosfera particolare, un senso di malinconico smarrimento, e sembra di esserci, fra i protagonisti e le comparse, avviluppati da una liquida inquietudine illuminata da riflessi.

Mi piace molto questa manciata di versi:

hanno lo smarrimento negli occhi
la disorientata bellezza
che ci coglie soli
in quell'attimo sopraggiunto
di bagliore



L'unica cosa è che cercherei il modo di elimonare uno dei due "che" (che appaiono naturali/che ci coglie soli), e poi eliminerei uno dei due aggettivi dimostrativi, lasciando sicuramente il primo che evoca lontananza, tra l'altro l'insieme di "quell'attimo sopraggiunto" mi pare cada un po' nel prosastico rispetto alla poeticità del resto dei versi


Ciao [SM=g8320]


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"Le parole sono 'contenitori' troppo angusti per le mie emozioni e quando, leggendo, le sento 'soffrire'
o mi segnalano delle 'sofferenze' corro a liberarle senza pensarci due volte per provarne di più adatti".
(citazione di EEFF)