00 26/04/2010 10:01
2) Come spieghi il dualismo fra una scrittura passionale e a volte tragica, e un modo di porti -nella vita del forum- ironico, leggero insomma tutt'altro che drammatico?



questa è la dicotomia che accompagna costantemente la mia vita, non solo all'interno del forum.
ti risponderebbe Mirella molto meglio di me [SM=g8229] ma cercherò di spiegartelo a parole sue...ehm, no...mie! [SM=g8228]

ognuno di noi è fatto di tante personalità che si avvicendano nel corso della giornata e di tutta la vita. ci sono personalità che vengono fuori quando ci si trova a relazionarsi con gli altri, alcune che bussano nei momenti di riflessione e solitudine.
nel pormi all'esterno preferisco regalare sempre un sorriso, una battuta, sdrammatizzando sulla condizione umana di fronte alla quale già normalmente ci troviamo a fare i conti. e questa non è finzione nè una forzatura imposta, ma fa parte di quel bisogno di guardare alla vita da molteplici punti di vista. e nemmeno va a discapito della conoscenza della persona Roberta che comunque non si nega la possibilità di mostrare le altre parti di sè. essere leggeri, farsi scaldare da una giornata di primavera, correre in un prato, inseguire i colori sono per me fonte di massima gioia e liberazione da quelle catene che il mondo e io stessa troppo spesso mi impongo e nelle quali resto costretta. l'ironia, invece, è quel confine tra il fuori e il dentro.
ma quando scrivo, io sono fuori dal mondo, sono sola con me stessa e mi rivolgo alla scoperta/analisi delle parti più buie di me. per me la scrittura non rappresenta un hobby puro e semplice, ma uno strumento di ascesa verso la conoscenza (discesa, verso il buio). tutte quelle domande, tutto il turbinio -drammatico perchè senza risposta- che mi tormenta, si riversa sul foglio ed io non posso fare a meno di raccoglierlo e incanalarlo, per poi leggerlo come una mappa di me stessa. ma questo avviene solo in seguito alla scrittura, è un punto d'arrivo e mai l'intento primario della mia scrittura che è fatta di sensazioni e non si pone il problema di affrontare grandi temi sociali o morali. ogni segno sul mio foglio non ha nessuna pretesa, è solo una parte di me, complicata, contorta, criptica forse, ma null'altro che quella. [SM=g8127]



ehm... ho risposto?! [SM=g8131]
[Modificato da Maredinotte 26/04/2010 10:12]

"La più alta forma di intelligenza umana è la capacità di osservare senza giudicare." (Jiddu Krishnamurti)
robertadaquino.wordpress.com