00 07/05/2010 19:47
non vedevo l'ora, infatti! [SM=g9295]

scusa, ma che domanda è? ahahahaha di solito è il critico a parlare della poetica di un autore, giammai l'autore stesso ad introdursi!!! [SM=g8185] [SM=g9295]

in pratica è una domanda che non mi sono mai posta perchè, ingenuamente, penso che chi lavora sistematicamente ad un progetto, stabilendo temi e tempi, definendo come e perchè scrivere, ma soprattutto cosa, non possa definirsi "poeta", nel senso più romantico del termine. può di certo saper scrivere poesie e può saperlo fare molto bene, ma manca di quel fervore, della follia necessaria all'artista. (si badi bene, mi sento poeta nell'anima, ma ciò non vuol dire che io sia una artista seria)

in questo senso, ingabbiare la mia poesia in una poetica mi viene difficile, perchè in maniera molto disordinata io scrivo quello che mi viene in mente.
le definizioni poi non sono il mio forte, ma vedrò di fare il possibile!

in linea generale potrei dire che le mie poesie sono a largo spettro. si basano per lo più sulle mie emozioni, non vogliono dare definizioni oggettive della realtà, ma toccano, di volta in volta, ciò che mi colpisce e lo reinterpretano secondo la lente deformata della mia anima. allora talvolta possono trattare brutali fatti di cronaca, argomenti seri come la guerra, l'abbandono, l'inquinamento, ma tutto risulta filtrato e poi rimescolato insieme ai sentimenti che tutto ciò mi provoca.
potrei dire, come a volte anche Chiara ha detto, che la mia è la poesia delle piccole cose, una poesia che nel particolare trova l'universale ma anche che, viceversa, partendo da ciò che vede fuori va a cercare ciò che suscita dentro e come una fisarmonica è un qualcosa che si allarga e si restringe continuamente. è una poesia di ricerca incessante, uno scavo infinito che vuole arrivare al centro delle cose.
a livello di stile non saprei dire. quello che faccio è viaggiare attraverso le immagini del quotidiano e cercarne il messaggio. tendenzialmente vorrei che fosse semplice e di sicuro lo è nel lessico che curo e plasmo sul suono, adattandolo alla mia musica interiore, ma che certamente non ha bisogno del dizionario per essere compreso. ma mi rendo anche conto che spesso, alcune metafore restano incomprensibili al lettore meno attento. non è certo una poesia che si lascia penetrare a fondo alla prima lettura ma, d'altra parte, non è ciò che desidero. [SM=g8166]


ma poi me lo dite voi, com'è la mia poetica? [SM=g8228]

"La più alta forma di intelligenza umana è la capacità di osservare senza giudicare." (Jiddu Krishnamurti)
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