00 07/07/2010 12:16
quando ho letto "Ogni giorno", che -ho dimenticato di scriverlo- è stata composta per il giorno della memoria della Shoa, mi è tornato in mente un mio testo, scritto nella stessa occasione. è forse per questo che mi ha colpito, per il parallelo che si è creato.
Anche Irene ha posto l'accento sull'umanità repressa ma che ancora si cercava e sopravviveva tra tutti gli uomini e le donne nei campi. i sogni di libertà che ogni notte e ad ogni alba venivano esalati verso il cielo, nella speranza di un domani diverso. in questo resisteva la dignità, nonostante la fame, le scodelle vuote, l'inumanità della circostanza.
ecco, questa poesia non fa retorica, non è tanto di denuncia palese nei confronti dell'abominio commesso, quanto di immedesimazione nell'altro. la resistenza della speranza, non per se stessi, ma per un futuro nuovo.

così legata al mio stesso sentire che non ho potuto non inserirla in questa breve silloge di presentazione.
[Modificato da Maredinotte 07/07/2010 12:17]

"La più alta forma di intelligenza umana è la capacità di osservare senza giudicare." (Jiddu Krishnamurti)
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