00 27/07/2011 11:48

Mi piacerebbe sapere il motivo per cui, la maggior parte delle volte in cui si parla di poesia, lo si fa in mondo negativo:

- la poesia non vende!
- tanti poeti, pochi lettori!
- pseudo-poeti che fanno la lotta per accaparrarsi il posto in un blog!

ecc.

Penso che sia questo, in primo luogo a far male alla poesia.

In secondo luogo, credo fortemente che ci sia una certa volontà di affossare il genere poetico e di elevarne, in particolare, solo alcune voci che hanno generose e forti amicizie.

E soprattutto di far passare un certo stile come modello poetico imperante da diffondere, in base ad interessi propri.


E' soprattutto il marketing a non funzionare.
Se invece si pubblicizzasse la poesia, magari in minilibri a costo ridotto, se invece di pubblicare a pagamento (e creare un business in questo senso) si facesse una cernita, in base a certi principi e si cominciasse a non pubblicare il nome ecc. allora sì che potremmo parlare. Ma finchè circoleranno nomi, tanti nomi, troppi nomi in base a scelte economiche non puntando alla qualità, allora il discorso poetico COME ARTE non verrà mai affrontato, ma deriso e ostacolato.













"i ritorni hanno rugiada sulla bocca e sorrisi fra mani confuse"
www.francescacoppola.wordpress.com