00 09/07/2011 09:50
Ecco, parliamo proprio di Claudia Ruggeri, che finché è vissuta era emarginata, quasi osteggiata, dalla critica, misconosciuta ( e anche per questo, azzardo, il suo male di vivere incideva in lei più profondamente) e della quale oggi si leggono recensioni degne di un Montale. Le recensioni in questione sono meritatissime, anch'io trovo i suoi versi ( e la sua cultura in filigrana) spettacolari: ma perché solo adesso?
Lo so che la mia domanda è oziosa, e che sto facendo la scoperta dell'acqua calda; so anche che - come dici tu, Rob - se uno non è bravo non lo è neanche morendo (ma anche tu dici, lucidamente, che la morte è una grande occasione; e io penso anche a Corazzini); ma, sai, ultimamente mi sto abbastanza infastidendo di certi esempi di poesia, su cartaceo soprattutto, che NON sono poesia ma vengono presentati come la scienza infusa.

Un abbraccio.


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"Se tu la mia tomba vorrai sfiorare con le delicate mani poni una pietra di ferro e di peso sulla bianca lastra che mi copre, e tu scriverai il verso che chiude l'intenso paragone."
Amelia rosselli