00 13/07/2011 12:25

es.
Circa 7 anni fa, quando cominciai a lavorare in una libreria, approffitando delle migliaia di libri a disposizione, cominciai a spulciare qualche testo e leggerlo.
Fra questi, ne trovai uno di poesia, la ragazza in questione giovanissima e morta, era stata pubblicata da una casa editrice per volere del padre.
Ora, onestamente non ne ricordo il nome, non aveva neanche vent'anni comunque e almeno all'epoca, i testi mi parevano validi.
Morale della favola: la morte può essere un buon veicolo di diffusione, ma ci vuole anche tanta, tanta fortuna e _non per forza_ tanta, tanta bravura.






"i ritorni hanno rugiada sulla bocca e sorrisi fra mani confuse"
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