00 16/07/2011 11:06
Re:
Pietro.Barone, 16/07/2011 08.54:

Va bene, non è poesia.
Priva di originalità, non musicale ed espressa con parole semplici, spesso banali, per niente evocative.
Ma questo non mi tocca, nel senso che non sono convinto che la forma sia così importante come sostenete.
Quello che era importante per me, era capire se l'emozione era stata comunicata al lettore, questo è l'unico fallimento che riconosco.
Ho il dubbio che l'accanimento sulla forma metta in secondo piano l'emozione e i concetti espressi, impedendo una vera analisi dei contenuti, del messaggio.



Allora, riepiloghiamo: scriviamo per una necessità interiore e pubblichiamo per comunicare, ma anche per verificare cosa arrivi al lettore delle nostre sacrosante intenzioni.

Che cosa conti o non conti in poesia, lo decide l'autore, nel senso che, a seconda se un autore si evolve da una scrittura ingenua o primitiva (tutti abbiamo cominciato così) o se mancasse costantemente ciò che valuto poesia secondo i miei parametri, posso decidere di continuare a leggerlo o di non leggerlo più.
Le stroncature sono come il rame o lo zolfo sulla vigna: sono veleni necessari alla salute della pianta per un'ottima vendemmia.

Forse faremmo prima se ci dicessi che cos'è per te poesia, ma attenzione: quando andiamo a postare in una sezione di poesia, come minimo avremo letto la sua definizione, fin dalla più semplice:

it.wikipedia.org/wiki/Poesia

poi, una volta preso atto di ciò, possiamo pure chiamare frutta un'ortica o una patata [SM=g8119] ma guai se mangiassimo ciliegie in plastilina [SM=g8228]
(l'esempio è generico)

Che cosa distingue un saggio, un diario, un racconto da una poesia? Me lo sai dire?

Negare l'importanza della forma sarebbe come negare tutta la tradizione e l'evoluzione delle forme dai nostri Padri ai giorni nostri; hai letto questo articolo?

enricomeloni.altervista.org/coselapoesia.htm


forse mi dirai che vuoi sperimentare forme diverse, ma prima è importante imparare a costruire secondo le regole base, per arrivare a demolirle consapevolmente in un atto creativo fuori dal comune; viceversa si ottiene il conformismo dell'anticonformismo fine a se stesso.

Ciao,
Rosanna










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"Le parole sono 'contenitori' troppo angusti per le mie emozioni e quando, leggendo, le sento 'soffrire'
o mi segnalano delle 'sofferenze' corro a liberarle senza pensarci due volte per provarne di più adatti".
(citazione di EEFF)