Una seconda versione, più morbida, mi pare.
nacqui polline
senza petali di corolla
al sorgere stecchito
d’infiorescenza reciso
relitto nella macchia
non petalo tra petali
iniqua persistenza
di spora senza stame
attesi di lungo vento
dell’ape pellegrina
l’accidentale cogliere
un profumante estro
né petalo né spora,
ceppo nudo in terra,
di fugace frullar d’ali
dileggiò la pecchia
In effetti è sulla parola
pecchia che ho costruito tutto, mi ha sempre fatto sorridere. Ho voluto un pò giocare sull'ambiguità del termine; la mia idea era un testo che cambiasse completamente contesto, pur mantenendo la metafora leggera, a seconda dell'interpretazione di quella parola.
Alcuni termini erano un pò forzati, questa seconda versione forse è meno ruvida.
Grazie.
[Modificato da Pietro.Barone 19/07/2011 17:25]