Francesca Coppola, 26/07/2011 17.20:
Ecco, ho provato a rivisitarla al passato.
Per quanto concerne l'ultima strofa, trattandosi di considerazioni finali a posteriori, mi occorre il presente, per forza.
Un bacio Ros
Sì, nell'ultima strofa infatti non trovavo nulla da cambiare, era solo nel passaggio della terza strofa che avevo un attimo di perplessità; va benissimo così, però mi è venuto un dubbio: forse già dalla terza strofa iniziavano le tue considerazioni a posteriori(...),
allora, volendo lasciare i verbi al presente, forse potresti un "
ma" oppositivo al posto di "poi" e metterei anche l'articolo prima di preghiera perché mi sembra più scorrevole (sempreché abbia capito il tuo intento)
Aveva scarpe strette e in vita
(...)
la chiamavano mezzaluna
(...)
ma la morte giunge come una preghiera:
quante parole sfilano nei corridoi
della padrona di casa
- tutte qui le cose che non vedi -
(...)
Sì, credo che andrebbe bene così, comunque mi piace in entrambi i modi.
Un bacio da parte mia,
Ciao
Francesca
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"Le parole sono 'contenitori' troppo angusti per le mie emozioni e quando, leggendo, le sento 'soffrire'
o mi segnalano delle 'sofferenze' corro a liberarle senza pensarci due volte per provarne di più adatti".
(citazione di EEFF)