le soppressioni che farei io?
a dire il vero no, io non applicherei quelle soppressioni, poichè credo che ogni poesia debba avere un suo linguaggio e che quel linguaggio viene da dentro di noi. se tu, o chi per te, scrivesse sempre poesie piene di possessivi, allora mi sentirei di proporti di pensarci meglio prima e di eliminarne qualcuno lì dove lo sentissi stonato, ma per una persona che in una singola poesia ne usa tanti, io non direi nulla. perchè... prima di tutto perchè suppongo che già sappia che, a volte, i troppi aggettivi appesantiscono il testo ed in particolare perchè molti possono essere soppressi senza danno, e proprio per questo la sua scelta sia stata ponderata. e poi perchè non li trovo dannosi in questo specifico testo.
ogni poesia esce dal nostro dentro con una specifica musica, questa ha la sua dolce e cantilenante musica, questo è il suo ritmo, questa è una musica che osanna la nascita e il legame che esiste tra madre e figlio. ma soprattutto questo è il TUO suono interiore che io non potrei mai e poi mai cambiarlo al tuo posto.
certo posso dire che privilegio sonorità più spontanee, anche a discapito della metrica e che invece, leggendo le tue poesie, mi ritrovo davanti a suoni più o meno sempre uguali, che talvolta, per seguire l'endecasillabo, ti ritrovi a forzare il linguaggio, ma è ok, ad ognuno le sue scelte. d'altra parte anche i temi che affronti esigono quel tipo di metrica e quindi è giusto che tu la utilizzi.
in buona sostanza, anche io trovo che le soppressioni così fatte privino il testo di molte cose, dal ritmo al significato. Ma non credo che francesca te le abbia evidenziate per fartele togliere brutalmente, ma per fartele semplicemente notare, affinchè tu potessi, se lo ritenessi oppurtuno, modificare la struttura della frase come meglio credi.
fate le buone, mie girls, in mia assenza!
[Modificato da Maredinotte 02/08/2011 18:44]